Pina: ciao Gina.
Gina: ciao Pina, Pasqua passata bene?
Pina: tranquilla. Ospite a pranzi e grigliate quindi, con le gambe sotto il tavolo senza stress. E tu?
Gina: idem. Però ho scaricato un pò di colesterolo con una paio di belle camminate in Val Formazza.
Pina: bella la Val Formazza. Solo che in queste occasioni c’è il rischio di non arrivarci e far pic nic in macchina.
Gina: vero. Mi è andata bene. Niente code, dopo mezz’oretta di cammino poca gente, aria pura e mente libera. Cosa volere di più?
Pina: poi anche tu non ti sei persa la Pasquetta con “Garbosi” e “Barilà”.
Gina: bè si, ormai per noi varesini i due tornei giovanili di basket sono come l’uovo e la colomba. Ancora una volta è stata una bella doppia festa. Anche il rapporto tra le due organizzazioni è migliorato. Nei primi anni di concomitanza non era così.
Pina: vuoi dire che ogni tanto si riesce a riesumare il caro e vecchio buon senso?
Gina: diciamolo. Se proprio vogliamo trovare qualcosa di negativo lo si deve al comportamento di tre categorie ormai abitualmente al proscenio: dirigenti, tecnici e genitori. Non c’è un ordine o un podio, li metterei tutti sullo stesso piano.
Pina: te ghe rasun Pina. Ho visto allenatori che parlavano a nastro sul collo degli arbitri durante la partita. Quelli che dovrebbero essere maestri di cultura sportiva sono i primi a non rispettare le regole che insegnano o meglio, che dovrebbero insegnare.
Gina: se un ragazzino risponde ad una loro sollecitazione apriti cielo! Gli saltano in testa come un pappagallo impazzito perché…lo vedono fare dai professionisti in televisione. Se invece la decisione o l’indicazione è dell’arbitro allora il motto diventa: “contestazione libera”. Per le mamme e i papà si dovrebbe invece posizionare una telecamera con registrazione audio. Video che andrebbero poi proiettati fino alla nausea ovunque è possibile. Prima o poi riusciranno a capire o almeno vergognarsi un pochino.
Pina: mah! Mi sembra una battaglia persa. E comunque non sono tutti “malati” come dici. Certo che, è sufficiente frequentare qualsiasi impianto sportivo per vedere di quelle scene…
Gina: non solo gli impianti sportivi…ma guardiamo il bello! Dopo tanto tempo le squadre varesine hanno vinto o almeno si sono fatte vedere. Segno evidente che il gran lavoro sui giovani sta dando qualche risultato. Ci eravamo tutti esaltati nel vedere in maglia Cimberio i Passera, Gergati, Martinoni, Antonelli. Entusiasmo durato lo spazio di una stagione
Pina: ascolta. Se dove si spendono fior di milioni non hanno la forza di investire sui giovani, figurati in realtà come la nostra dove non fosse arrivato il consorzio non avremmo nemmeno la squadra tra i professionisti.
Gina: basterebbe limitare il numero degli stranieri. Dopo la nazionale stiamo rischiando di ammazzare anche il campionato.
Pina: ma poi chi ha buoni giovani li farebbe pagare come Michael Jordan e tanti saluti al made in Italy.
Gina: gira e rigira torniamo sempre al punto di partenza, un punto dolente da cui non ho nemmeno l’idea di come uscirne: mancanza di cultura sportiva.
Pina: c’è chi vorrebbe annullare le retrocessioni per cinque anni.
Gina: potrebbe essere una strada. Io però metterei la retrocessione in base al bilancio.
Pina: oh signur! Allora si che ne vedremmo delle belle. Il calcio insegna che nella nostra cultura il bilancio sano è quello “rappezzato” da multinazionali e banche che hanno bisogno di “lavatrici”…
Gina: eh lo so! Ma da qualche parte e in qualche modo dobbiamo pur ripartire. Nelle due squadre di calcio e basket che giocano con lo scudetto tricolore sul petto non ci sono italiani nemmeno per una partita a briscola.
Pina: a proposito di giochi con le carte. Il nostro amico Pillastrini è rimasto con la “peppa tencia”
Gina: che fiasco! L’ha colpito la maledizione della grande Ignis. All’andata ha tenuto il piede sull’acceleratore della sua Montegranaro schiacciando senza pietà una Cimberio suonata. Non so come i tifosi l’avrebbero accolto a Varese tra una settimana. Secondo me anche i giocatori e Recalcati avrebbero avuto un motivo in più per vendicare l’onta del -40 e stravincere. Ora è abbastanza vincere…
Pina: e il sogno continua. Basket e calcio nei play off. Dimmi che lo sapevi.
Gina: sinceramente pensavo più al basket che al calcio. Tutte e due, ma ci metto anche la Robur lanciata nel torneo per la B1, è una bella sorpresa. Tornando al tema “dirigenza” spero che il momento magico sia letto nel modo giusto per non trasformarlo in uno dei tanti castelli di sabbia già visti.
Pina: chi vive sperando…
Gina: appunto! Vediamo cosa succede. E se succederà…
Pina: …ci accontenteremo, come sempre, di godere il presente.
Gina: gran finale Pina! Un basin..
Pina: basìn Gina