Una carriera che parla da sé, visto che ha militato in squadre estere come Chiasso, Lugano (arrivando fino alla serie B elvetica), per poi approdare in Italia nel Mozzate e successivamente ad Arona, Vanzaghello, Marnate ed Inveruno, ed un bagaglio di esperienza e competenze certamente invidiabile: è questo in breve Roberto Gatti, tecnico che il prossimo anno siederà sulla panchina della Castellanzese.
Dopo un’altra ottima annata ad Inveruno in serie D, il mister approda alla corte del Presidente Affetti, e guiderà i neroverdi neopromossi nella categoria Promozione.
Il primo vero motivo per cui passo dalla serie D alla Promozione è puramente lavorativo: io ho un’attività ed ora non riesco a conciliare il lavoro con il calcio a livello professionistico, ecco perché torno nel calcio dilettanti consapevole di avere il tempo opportuno da dedicare a questi ragazzi”, esordisce il mister.
E come mai la scelta è ricaduta proprio su Castellanza?
“Conoscevo già il Presidente Affetti, persona per cui nutro forte stima, e poi il ds Brazzelli ed il dg Albini sono dirigenti molto competenti. In generale posso dire che qui ci sono persone motivate, ambiziose, serie, ed è questo che mi ha convinto a sposare questa causa”.
Poi prosegue: “Sulla base di questi valori stiamo costruendo una squadra forte, competitiva, ma senza pressioni. Vogliamo raggiungere l’Eccellenza nel minor tempo possibile ma questo non significa necessariamente raggiungerla il primo anno. La società ha ritenuto opportuno confermare il blocco che ha fatto benissimo la scorsa stagione, a cui si aggiungeranno 7/8 giocatori provenienti anche da categorie superiori”.
Obiettivi di squadra, ma anche obiettivi personali: quali saranno?
“I miei obiettivi corrispondono a quelli della società e quindi fare un campionato il più competitivo possibile e raggiungere l’Eccellenza anche non al primo anno, oltre che portare in alto il nome di una piccola città ormai molto attaccata a questa realtà sportiva: non sarà facile  ma vogliamo riuscirci. Sono convinto della mia scelta, il calcio poi è sempre opinabile, ma io riparto da qui, con tutta la mia umiltà e grandi ambizioni”.

Mariella Lamonica