Contro ogni pronostico l’Italia ha abbandonato il Mondiale alla fase a gironi per la seconda volta consecutiva dopo Sudafrica 2010. Delusa un’intera nazione che mai avrebbe scommesso sulla Costa Rica ed era invece pronta a puntare tutto sull’Italia come prima del girone. Le conseguenze sono state le dimissioni di Prandelli e Abete.
Cosa ne pensansano i tifosi vip legati in qualche modo a Varese?
STEFANO SORRENTINO, portiere del Palermo: “Purtroppo la nostra Nazionale ha rispecchiato le squadre italiane in Europa e soprattutto la crisi del nostro paese. Si spende all’estero per comprare gente sconosciuta e questo è il risultato. Dobbiamo investire si nostri giovani. Al mondiale non conta la carta d’identità, ma servono palle ed eseperienza. Buffon, De Rossi e Pirlo sono stati veri leader. La Nazionale non ha bisogno di figurine. Gli errori sono di tutti. Con le dimissioni si parte da zero e staremo a vedere”.
GIANMARCO POZZECCO, allenatore Pallacanestro Varese: “Deluso? No. La squadra era scarsa e l’eliminazione non mi ha sorpreso. Bisogna essere realisti. Avevamo poca qualità in campo. E’ logico che dispiace perché nel calcio si pensa sempre che l’Italia possa andare avanti, ma è un mondo che sta cambiando. Non c’è più lo strapotere europeo. Balotelli? Semplice dare la colpa a lui. Non avrà disputato un grande Mondiale, ma gli voglio bene perché ha avuto un’infanzia particolare e va rispettato. Ha avuto un percorso difficile e purtroppo è stato dipinto come un campione quando invece deve ancora dimostrare tutto. Gli auguro di farlo. Si sa che la vita di uno sportivo dipende sempre dal campo. Se fai bene ti è concesso tutto. Pronotisco? La favorita è il Brasile, ma io punterei anche su una sorpresa. Su una sudamericana che non ha pressioni, anche se è vero che alla fine vincono sempre le stesse squadre”.
MARCO CACCIANIGA, Varese 1910: “Chiarisco subito che non tifo contro l’Italia. Io tifo il Brasile, ma è chiaro che subito dopo viene la nazionale azzurra e mi dispiace molto per l’eliminazione. Sono sinceramente rimasto stupito perché come minimo me l’aspettavo tra le semifinaliste. Secondo me i giocatori li ha e il centrocampo è il reparto meglio fornito. Non mi aspettavo assolutamente che i singoli fallissero così clamorosamente. Balotelli è stata un’immensa delusione. E’ il classico bullo che gioca svogliato, convinto che tutti ce l’abbiano con lui. Gli frega poco della maglia del club che indossa. Per questo pensavo che in Nazionale si sarebbe scatenato facendo un grande Mondiale. Invece si è rivelato un bullo nullo, un minus habens. Le scelte di Prandelli? In Italia siamo tutti ct, ma io non le giudico. L’unica che mi ha lasciato perplesso è la non convocazione di Pepito Rossi“.
VALENTINA BERGAMASCHI, calciatrice Medaglia di Bronzo Mondiali Under 17: “Sono delusa a dir poco, sicuramente non mi aspettavo una sconfitta con la Costa Rica né tanto meno con l’Uruguay inoltre il girone era uno dei più abbordabili, mi sarei aspetta almeno la qualificazione agli ottavi. Balotelli mi ha deluso pià di tutti. Prandelli secondo me ha sbagliato ad impostare la partita con il Costa Rica e sicuramente non ha saputo caricare i giocatori nel modo giusto e ha commessi tanti errori nei cambi. Le finale? Prevedo un Olanda-Brasilo o un Olanda-Cile. Spero vincano gli olandesi, se lo meritano per il calcio dimostrato fino ad ora!”
VITO ROMANIELLO, Direttore AGR “Una squadra senza coraggio, capacità di aggredire e malizia. Ecco l’Italia che abbandona il Brasile e chiude alla prima fase la sua avventura nel mondiale 2014. La caduta degli dei potremmo dire considerato lo stesso destino di Inghilterra (dove hanno inventato il calcio), Spagna (campione uscente nel vero senso della parola) e Portogallo. Insomma, il Vecchio Continente che dimostra tutta la sua età. Vanno avanti le squadre che hanno cuore, polmoni e fisico. Quelle che hanno fame e non badano al blasone dell’avversario. Troppe parole e pochi fatti. Prandelli si è assunto tutte le responsabilità di quanto accaduto. Ha voluto ancora una volta proteggere calciatori che in Brasile sembrano esserci andati in vacanza. La nostra Federazione è poco rispettata, non ci riferiamo al rosso estratto troppo frettolosamente nei confronti di Marchisio, ma anche al fatto che l’Italia è l’unica squadra fra quelle considerate grandi ad avere giocato due volte alle 13.00. Senza contare poi il mancato apporto delle eterne promesse Cassano (a furia di aspettare la sua esplosione è ormai vicino alla pensione) e Balotelli (che i muscoli li mostra e basta). Troppe responsabilità su spalle troppo piccole per sostenerle. Italia-Uruguay era stata definita come “la partita degli uomini”. E gli azzurri l’hanno persa”.
GIULIA PISANI, pallavolista UYBA: “Mi dispiace veramente perché comunque si tratta di una squadra che è andata a rappresentare la nostra nazione in un Mondiale! Da un lato sono contenta per tutti quei miliardi che girano nel calcio, per i mille canali televisivi che trasmettono le partite. Sono contenta perché magari piano piano ci si può accorgere che non esiste solo il calcio come sport ma ce ne sono tanti altri che forse, anzi senza dubbio, possono dare spettacolo, far provare emozioni che nemmeno immaginate e spesso con dietro appassionati e tifosi puliti e sportivi! Aprite gli occhi!”.
MAURO MILANESE, direttore sportivo: “Abbiamo sbagliato sottovalutando a la seconda partita contro la Costa Rica. Non c’era concentrazione. Contro l’Uruguay è stata una gara chiusa, apatica, non bella tecnicamente, ma equilibrata. Ci sono state poche occasioni da gol e se l’arbitro non avesse esagerato avremmo passato il turno. Dispiace uscire alla fase a gironi, ma non credo che l’Italia avesse molte possibilità di andare lontano. Prandelli? Parlare dopo è sempre facile. Io dico che alcuni giocatori hanno deluso e che manca il ricambio generazionale. De Sciglio, Darmian e Balotelli non si sono rivelati all’altezza”.
Elisa Cascioli