A Varese la tempesta sta per finire, il Siena vede la luce, mentre a Brescia il sole già splende. Le rondinelle sono salve e l’iscrizione al campionato è praticamente garantita. Ieri la società ha ricevuto l’ok da parte di Ubi Banca (prestito di 2 milioni e mezzo di euro), istituto che del Brescia è anche lo sponsor di maglia. Tuttavia è finita un’epoca per il club. Dopo 25 anni di presidenza, infatti, Gino Corioni ha lasciato la poltrona, ma rimane sempre proprietario della società in cui al timone è passato Luigi Ragazzoni con il compito di traghettare le rondinelle verso una nuova società che è in via di formazione. Tutto è comunque predisposto per l’iscrizione alla serie B che martedì 15 luglio, giorno della scadenza, sarà ufficializzata.
Cosa succede invece a Siena? I debiti del club, che può vantare 110 anni di storia, sono di circa 70 milioni e senza credibilità economica la banca non è quindi disposta a concedere la fideiussione. Dopo le dimissioni di Massimo Mezzaroma e il mancato passaggio della società ad un’imprenditore partenopeo, ma romano d’adozione, la pista che al momento rimane in piedi è quella che porta al fondo di investimento svizzero. L’esito dell’incontro tra la famiglia Mezzaroma e la società Limpidia, che ha sede a Lugano, sembra essere stato positivo. Ci potrebbe essere la cessione della maggioranza delle quote e la disponibilità di 7 milioni di euro per iscrivere la squadra in B. Se l’operazione salterà Siena, oltre al basket, perderà anche il calcio.
Capitolo Varese. Come vi abbiamo raccontato ieri, la società biancorossa, che ha trovato un garante terzo, è in attesa dell’ok definitivo della Ubi Banca che dovrebbe arrivare tra lunedì e martedì.

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