Un’esperienza unica, vincente e assolutamente da ripetere: è stato questo il camp Arsenal Soccer School organizzato dalla società Antoniana Calcio in collaborazione con Arsenal Tricolore Progetto Italiano.
Una settimana intera a base di pane, calcio ed inglese in cui ben 30 ragazzi (tra cui una bambina di 8 anni) di età compresa fra i 6 ed i 14 anni, hanno potuto immergersi per giocare imparando.
Grazie alla collaborazione di due mister d’eccezione, Simone Colombini e Patrick Duverne ovvero i collaboratori di Arsenal Tricolore in Italia (la sede principale è a Villaguardia ndr), questi giovanissimi calciatori si sono cimentati giornalmente in esercizi tecnici atti a sviluppare i fondamentali del calcio ed il puro divertimento del gioco, ovviamente in rigoroso inglese. Ad approfondire il discorso linguistico ci ha pensato un’insegnante madrelingua che quotidianamente ha dedicato ben un’ora e trenta minuti di lezione, subito dopo la pausa pranzo. Non sono mancati, poi, premi, diplomi e gadget finali.
camp antoniana bambini“Analizzare ora a mente fredda quest’esperienza e non trovare nemmeno un aspetto negativo, è ciò che mi fa capire quanto questi cinque giorni non potessero andare meglio – commenta Giuseppe Abenante, Team Manager dell’Antoniana – la gioia mostrata dai bambini e ancor di più dai genitori, ci ripaga fino in fondo di tutti i sacrifici fatti”.
E così un’idea nata mesi indietro si è trasformata in realtà fino a riscuotere un successo senza pari e tangibile con mano. “Il nostro primo obiettivo, oltre quello di far divertire tutti i ragazzi, è quello di andare in contro ai genitori, di aiutarli nella gestione dei figli e di collaborare per una crescita sana e fatta di valori forti”, aggiunge ancora il dirigente.
Ci sono possibilità che l’evento si ripeta?
“Certo lavoreremo ancora sodo per ridare questa chance agli atleti, ma non solo: Arsenal Tricolore ci ha chiesto di collaborare con continuità al loro progetto. Stiamo pensando sul da farsi perché ciò significa aderire in toto alle loro tecniche e ai loro dettami, nonché trovare disponibilità in allenatori che ci garantiscano la permanenza qui per un medio/lungo termine. Ci siederemo a tavolino e valuteremo se metterci completamente in gioco con loro”.
Infine i ringraziamenti: “Sono d’obbligo. Oltre il nostro staff interno, non posso non ringraziare tutti quei volontari e tutti coloro che ci hanno dato una mano nelle più disparate operazioni, dal servizio mensa, all’assistenza…senza di loro nulla riuscirebbe così splendidamente; un grazie sentito soprattutto ai genitori che ripongono in noi profonda fiducia”.
Una ricetta vincente ha quindi dato forma ad una torta squisita. Ma la torta non è forse più buona quando ha anche la ciliegina?
E la ciliegina c’è stata, e risponde al nome di Eros Pisanocamp antoniana pisano
L’attuale giocatore del Palermo, con un passato eccellente anche a Varese, non ha esitato a rispondere presente, all’invito da parte della sua primissima squadra.
Il difensore, attualmente a Brescia dove ha iniziato il ritiro con il Palermo, ha rilasciato un commento più che positivo in merito a quest’iniziativa in cui è stato coinvolto. “E’ sempre un piacere rispondere presente agli inviti dell’Antoniana Calcio, ed è sempre un tuffo nel passato tornare su quei campi. Ho dei ricordi indelebili che mi legheranno sempre alla maglia giallorossa – ha dichiarato Eros – la stessa maglia con cui mi sentivo già un calciatore pur sognando di diventarlo davvero”.
Qual è il tuo parere su questo camp Arsenal Soccer School?
“Ho trovato davvero un bell’ambiente, organizzatissimo, si respirava a pieni polmoni aria di calcio e divertimento puro, niente di più invitante per quei ragazzi che vi hanno partecipato”.
La prima squadra lo scorso anno ha vinto i playoff garantendosi l’accesso per alla Prima Categoria, cosa ne pensi?
“Di sicuro i ragazzi più grandi rappresentano la punta di un iceberg, da tenere sempre in considerazione, da valorizzare al massimo, ma è d’obbligo non dimenticarsi il concetto che il calcio è divertimento. L’Antoniana è da sempre legata molto al settore giovanile, nonché propensa ad insegnare calcio ai più piccoli facendoli crescere nel migliore dei modi, la prima squadra non è altro che il risultato di questa filosofia vincente”.
Ora non resta che attendere una nuova iniziativa targata Antoniana Calcio, perché il palato dei calciatori è sempre esigente e goloso, e di calcio non ci si sazia mai.

Mariella Lamonica
foto informazioneonline.it