35 anni di esperienza sul campo e uno spirito da ragazzino. Neto Pereira, capitano del Varese in forza alla squadra dal 2010, è pronto a cominciare una nuova annata che spera sia migliore di quella passata sia per la squadra sia per lui che nell’ultima stagione ha fatto poche apparizioni e trovato solo un gol. Nelle prime uscite amichevoli Neto è apparso in forma e ha mostrato voglia di far bene rincorrendo gli avversari e mettendosi a disposizione dei compagni.
“Siamo un ottimo gruppo – dice –. Un bel misto di ‘anziani’ e giovani. Siamo sulla strada giusta. Sono felice di essere il loro capitano”. La coppia titolare allenamento neto bettinellipotrebbe essere composta da lui e da Miracoli: “Credo possa fare cose importanti – il commento del capitano sul suo compagno di reparto -. E’ umile e ascolta i consigli. Come stiamo lavorando? Direi nel migliore dei modi. Stiamo mettendo benzina nelle gambe per andare forti tutto l’anno. Tutto procede nel migliore dei modi anche per me”.

Che stagione prevede il numero 10? “Difficile come sempre. La Serie B non è una passeggiata per nessuno, è dura per tutti. Il nostro obiettivo? Non ne abbiamo. Ci impegneremo sabato dopo sabato per scendere in campo e vincere senza guardare troppo avanti. E’ questo che ci sta trasmettendo il mister. Siamo tutti molto affiatati e questo aspetto potrà essere l’arma in più. I tre punti di penalizzazione sono uno stimolo per partire alla grande e andare subito in attivo”.
Spogliatoio uguale unione e multe… “Abbiamo deciso di automultarci per fare un po’ di cassa e i soldi saranno devoluti alla fine dell’anno. Paga chi arriva in ritardo o chi, nel ‘Torello’, non prende il pallone dopo un certo numero di tocchi”. Paga anche il mister? “Certo! Qualche giorno fa è arrivato in ritardo a cena e ha pagato la multa” racconta Neto sorridendo che, facendosi serio, su Bettinelli aggiunge: “Ci ha detto che non siamo inferiori a nessuno. Sta lavorando duramente e ci ha tolto ogni tipo di paura. Ci dà la giusta fiducia e sinceramente è molto bello sentirsi dire che crede in noi e nei nostri mezzi”.

Elisa Cascioli