La squadra junior è in procinto di volare ad Amburgo sul bacino del Dove-Elbe Water Park per disputare il campionato del mondo di categoria, in programma dal 6 al 10 agosto prossimi. La Nazionale degli azzurrini, diretta dai Capi Settore Antonio Colamonici, per gli uomini, e Claudio Romagnoli, per le donne, è composta da 54 atleti comprese le riserve (30 maschi e 24 femmine) che andranno a formare 13 equipaggi (7 maschili e 6 femminili) coprendo tutte le specialità del programma gare. Nella squadra femminile ci sono due varesine: Federica Cesarini della Canottieri Gavirate che remerà al bordo del singolo e Nicoletta Bertelesi della Canottieri Varese che invece sarà a bordo del quattro senza.

Direttamente, quindi, dalla Canottieri Gavirate, forgiata dall’esperienza di Paola Grizzetti e Giovanni Calabrese, Federica Cesarini è riuscita quest’anno a conquistarsi un posto in singolo. Una sfida che l’atleta lombarda sente molto poiché, a suon di risultati negli ultimi due anni, prima si è fatta valere a livello nazionale e poi eccola a indossare la maglia azzurra in questa specialità: “Il singolo è una barca molto difficile – spiega Federica – comunque remare da sola ha i suoi pro e i suoi contro. Certamente tra i pro ci metto il fatto che quel che faccio, lo faccio io. Non devo rendere conto ad altre compagne e non ci sono diatribe che possono nascere in equipaggio. Sono chiamata ad assumermi tutta la responsabilità della barca”.

E per quello che riguarda i contro? “In gruppo le cose sono un po’ più semplici perché comunque ci sono le compagne che ti sostengono e quel sostegno diventa prezioso soprattutto nei momenti di difficoltà, che durante l’allenamento capitano fisiologicamente, soprattutto quando si è molto stanchi”. Accennavamo in apertura dell’importante ruolo, nel percorso di crescita di Federica, rivestito dagli allenatori della Canottieri Gavirate: “Se sono riuscita ad arrivare a questo punto, conquistandomi il posto in nazionale, devo ringraziare i miei allenatori Paola Grizzetti e Giovanni Calabrese perché senza di loro probabilmente non sarei stata qui in azzurro”.

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(Foto canottaggio.org)