Chi si aspettava uno showdown al calor bianco non è andato deluso. Anzi, con uno studiato coup de thèatre, c’è scappato anche il coniglio dal cilindro di Lulù Oliveira (sì, proprio lui, il Falco dei bei tempi andati nel Cagliari e nella Fiorentina) neo tecnico tigrotto. Ma rispettiamo la scaletta.

20140731_182754Nella sala stampa dello “Speroni” fa un caldo vigliacco causa ressa da ora di punta ed argomenti hot. Vavassori si presenta carico a molla con tanto di documentazione assortita al seguito. Il patron è il solito fiume in piena. I potenziali acquirenti? “Solo chiacchiere. Non hanno mai presentato la fidejussione”. Il trasloco alla Reggiana? “Non so neanche dove sia lo stadio a Reggio”. I pezzi migliori finiti proprio in Emilia? “I compratori mi hanno chiesto una scatola vuota”. Insomma, le palline tornano (più o meno) tutte di qua della rete e quando il punto sembra a portata di racchetta, arriva lo smash che regala gioco, partita e incontro: “i soldi sono miei e ci faccio quello che voglio”.

Fino a quando? L’ntera stagione o anche solo un mese visto che le trattative sono ancora aperte e l’investitura dell’ex Massimo Venturini (possibile referente di alcuni imprenditori piemontesi) come responsabile del Settore Giovanile è un indizio che potrebbe fare prova. Altro ritorno di fiamma quello di Pippo Antonelli, già a Busto nel biennio 99/01 come calciatore e ora tornato nel ruolo di “Filippo il Bello” (Vavassori dixit) e Direttore dell’Area Tecnica. Sul mercato gli effetti speciali non arriveranno prima di fine agosto (altro segnale pro cessione) mentre nelle more si ripartirà dal totem Serafini e da un ritiro non a portata di tifosi.

oliveiraTornando ad Oliveira, se il buongiorno si vede dal mattino (“è un allenatore dilettante perchè allena per diletto”, sempre farina del sacco del patron) la strada è un po’ in salita ma l’ineffabile Lulu spiazza tutti con una metafora da pollice alzato: “La palla è come la fidanzata, se non la tieni stretta sono guai”. Un credo calcistico che si rifà ai grandi guru della panchina incrociati dal belga/brasiliano nella sua : “Trapattoni, Giorgi, Ranieri, Tabarez…quello che non può mancare nella mia squadra è la grinta”. E a chiudere una rivelazione che toglie ogni velo sul quanto realmente accaduto in questi ultimi giorni. Il primo contatto con la Pro? “Almeno tre settimane fa”. Ma era un sondaggio, una richiesta di disponibilità o che cosa? “Ehm…no comment!. Cosa dire..Touché! 

 Giovanni Castiglioni