Inizia dalla centro Robur di via Marzorati la stagione della Coelsanus Varese che si appresta a vivere l’ennesima stagione in Serie B, questa è la nuova denominazione della quarta serie nazionale che a breve diverrà la terza. Agli ordini di Coach Franco Passera si è svolto un breve raduno informale con il discorso dei dirigenti alla squadra prima che la stessa partisse in direzione Golf Club di Luvinate per la prima sessione di atletica della stagione. Noi siamo andati a intervistare il responsabile della sezione basket dottor Cesare Corti a cui non potevamo certo non chiedere i retroscena del colpo dell’ultim’ora che varesesport ha dato in anteprima nazionale ovvero l’ingaggio di Federico Bolzonella: “Era il colpo che avevamo in animo di fare d’intesa con coach Passera da circa un mese. Questo perché la squadra secondo noi era abbastanza competitiva, ma mancava un play di qualità e in Bolzonella abbiamo trovato una persona valida tecnicamente e non esagero se lo definisco di categoria superiore. Poi è veramente un ragazzo eccezionale per cui, sì, abbiamo fatto un piccolo sacrificio finanziario, ma ne varrà’ la pena dato che riteniamo Federico l’iniezione necessaria per dare fiducia alla squadra e anche ai giovani”. Giovani importanti nel progetto tecnico di quest’anno. “Adesso abbiamo tre/quattro giovani abbastanza interessanti in prima squadra, mentre con il giovane Pagani da Albizzate dubito che arriveremo al suo ingaggio. La squadra quest’anno mi piace senza discussioni – afferma Corti – e il tecnico è una sicurezza”. Per certi versi l’ accordo triennale con Bolzonella ripercorre un po’ la strada percorsa 6 anni fa quando in Robur arrivò Luca Matteucci. Così come all’epoca fu una sorpresa all’arrivo di un giocatore importante per la categoria, l’ingaggio di Bolzonella testimonia la serieta’ della società, ma anche la scelta di non continuare a fare il professionista di Bolzonella. “Esatto – conferma Corti – come per Matteucci quella di Federico non è solo una scelta di basket, ma anche una scelta di vita. Lui è della zona ed è ancora nel pieno della sua carriera dato che ha solo trent’anni e con merito si è anche laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano. Ora vorrebbe incominciare a fare la vita da grande e non più da giocatore professionista. Questa penso sia una un’altra considerazione positiva nei suoi confronti”. Coach Passera, nell’intervista esclusiva rilasciata ai nostri microfoni, parla di una squadra che abbia entusiasmo e voglia di crescere.

Matteo Gallo