CECCO: beh, Beppe, devo dire che sei di parola…
BEPPE: però, dopo tutti questi anni di conoscenza ti sei accorto solo oggi che sono di parola? E a proposito di che cosa, poi?
CECCO: a proposito del fatto che ci saremmo incontrati di nuovo con un intervallo più breve rispetto alle altre volte. E in effetti non sono ancora passate tre settimane…
BEPPE: beh, non credo che tutte le nostre conversazioni contengano argomenti da consegnare alla storia o alla letteratura; e allora qualcuno potrebbe anche stancarsi delle nostre elucubrazioni. Meglio non esagerare…
CECCO: meglio non esagerare… E’ un po’ la tua filosofia.
BEPPE: è vero, è la mia filosofia: l’esagerazione porta sempre con sé effetti negativi. Guarda il Varese: a Carpi la sua difesa ha veramente esagerato e meno male che alla fine sono arrivati “solo” quattro gol, perchè gli emiliani ne hanno avute di occasioni, anche nel primo tempo, prima che il Varese andasse in vantaggio.
CECCO: una doccia gelata dopo la bella vittoria contro lo Spezia…
BEPPE: adagio, adagio, mai esagerare… E invece, tanto per stare in tema, qualcuno ha esagerato con le valutazioni e soprattutto con l’ottimismo. Contro lo Spezia erano andate bene molte cose, contro il Carpi ne sono andate male altrettante. Però è ancora presto per tirare delle conclusioni.
CECCO: domanda: alla fine della partita di Carpi, sei ottimista o pessimista?
BEPPE: né pessimista né ottimista e con questa affermazione non intendo lavarmi le mani. Però mi pare chiaro che la strada sarà in salita, tutta in salita, anche perchè, come è sempre stato e come sempre sarà, più si va avanti e più le squadre migliori faranno valere la loro forza. Per questo il Varese, che mi pare oggettivamente meno forte di tante altre contendenti, dovrebbe cercare di fare punti in queste prime partite. Più avanti, sarà sempre più dura…
CECCO: due volte in vantaggio, poi lo scroscio…
BEPPE: adagio, adagio… Ieri ho incontrato un amico che mi ha detto: <Però due gol il Varese li ha fatti…>.
CECCO: in effetti il Varese due gol li ha fatti… E altri due li aveva fatti allo Spezia.
BEPPE: sì, ma cerca di analizzarli e di dirmi quando mai il Varese sarà in condizione di ripetere due gol come quelli segnati a Carpi. Petkovic, nell’azione del primo vantaggio, ha fatto Messi e Maradona insieme; il secondo gol è stato una “craniata” o una “facciata” di Neto (non ho visto bene di che cosa si sia trattato). Quanto ai gol contro lo Spezia, il primo lo ha segnato Corti che ne aveva fatti due in tre lustri di carriera, e quello lì per giunta con l’aiuto di un difensore che ha leggermente deviato la traiettoria (lo ha ammesso onestamente lo stesso Corti) e del portiere che si è fatto “incartare”. E il secondo è arrivato su rigore.
CECCO: disfattista?
BEPPE: realista. E meno male che, a quanto pare, il rischio di avere altri due punti di penalizzazione dopo i tre inziali è scongiurato, altrimenti sarebbe stata tosta…
CECCO: correre subito ai ripari… Ma come?
BEPPE: dopo la partita di Carpi, lo hanno scritto e detto tutti quanti, giornalisti e tifosi: De Vito e Barberis, al momento, sono un problema. Mi ci aggiungo anch’io, anche perchè la cosa mi pare di tutta evidenza. Diciamo che, nel fare la nuova squadra, era giusto tenere Barberis perchè è un ragazzo dei “nostri” e meritava un’altra chance; e poi oggettivamente certe qualità tecniche le possiede. Invece trovo inspiegabile l’ingaggio di De Vito, che avrebbe avuto un senso se fosse stato come quello di Carrieri qualche anno fa.
CECCO: Carrieri è quello che il Torino ci “appiccicò” nell’operazione di Ebagua…
BEPPE: esatto. Può capitare che in una operazione importante come poteva essere quella di Ebagua ceduto al Torino per un bel po’ di soldi, rientri un giocatore o rientrino più giocatori “minori” che in qualche modo devono essere sistemati. Dunque il caso di Carrieri (che pure al Varese costava un sacco di soldi) poteva avere un senso. Ma De Vito è stato il primo acquisto del Varese e francamente, per quanto si è visto finora, Ambrosetti avrebbe potuto aspettare un pochino. Anche se…
CECCO: anche se?
BEPPE: anche se il ruolo di terzino sinistro è sempre un po’ difficile da coprire, perchè di mancini naturali non ce ne sono molti in circolazione. Ricordo che anche quando al Varese c’era Stefano Capozucca, che era un “ras”, si giocò per diverse stagioni con destri adattati. Poi ricomparve Tonino Modica…
CECCO: Tonino Modica… gli mandiamo un salutone?
BEPPE: certo, un grande saluto a Tonino Modica, uno tra i giocatori più bravi e sfortunati passati da Varese. Ricordi che quando andò al Genoa, in serie B, venne bloccato per un problema cardiaco che tuttavia non gli impedì poi di riprendere a giocare e di continuare sino a quarant’anni suonati in serie D o giù di lì? Però il treno dei grande calcio, che Tonino a quel tempo avrebbe ampiamente meritato, ormai era passato…
CECCO: la Openjobmetis (ex Cimberio) è ancora desaparecida…
BEPPE: eh sì, la stagione del basket ripartirà in ritardo per i Mondiali a cui l’Italia non partecipa. Meditate, gente, meditate… Il calcio ha cominciato a interrogarsi sui tanti, troppi stranieri che trovano spazio in Italia; il basket, che si picca di essere sempre all’avanguardia o comunque anni luce avanti rispetto al calcio, è rimasto ai blocchi di partenza…
CECCO: ne abbiamo già parlato, ma che mi dici di questa squadra?
BEPPE: qualsiasi cosa io ti dovessi dire, qualsiasi cosa chiunque ti dovesse dire, sarebbe un azzardo, un’invenzione. Come si fa a valutare una squadra mai vista, costruita ex novo al cento per cento? La qualità individuale non è eccelsa, potrebbe però anche accadere (è una speranza, non un’ipotesi) che in questo caso due più due faccia cinque e non quattro o addirittura tre, come a volte capita. Incrociamo le dita. Invece devo dirti che, sempre per sentito dire, Pozzecco sa davvero il fatto suo e questo è sicuramente un bel punto di partenza.
CECCO: senza contare l’”effetto indotto”.
BEPPE: è vero, ero al primo allenamento della squadra e non mi ricordo di avere mai visto tante telecamere e tanti taccuini… Eh sì, Pozzecco continua a fare notizia. Meno male per Varese…
CECCO: ci sarebbero altre dieci o dodici cosette di cui parlare…
BEPPE: stop! Tengo invece a ricordare con due parole Piero Mangiarini, dirigente della Robur et Fides che si è spento a fine agosto.
CECCO: un altro lutto per la Robur et Fides…
BEPPE: già, dopo Dante Trombetta e Gianni Asti, ecco un’altra grave perdita. Piero Mangiarini era l’uomo giusto al posto giusto: era il responsabile dell’impianto di via Marzorati, un posto complesso che bisogna saper fare funzionare con competenza e personalità. E Piero queste qualità le possedeva. Riposi in pace.
CECCO: mi pare di capire che adesso anche noi dobbiamo riposare…
BEPPE: hai capito giusto…
CECCO: alla prossima?
BEPPE: certo, alla prossima… ravvicinata. Promesso!

Cecco&Beppe