Altro che Derby del Ticino. Chiamatelo Derby del Crodino. Causa ordinanza comunale che vieta la vendita di bevande alcoliche in prossimità della gara (dalle 14 alle 19.30 ed entro 500 metri dallo “Speroni”), il clasico con i piemontesi (di nuovo in cartellone dopo quattro stagioni) sarà, almeno sugli spalti, rigorosamente a bassa gradazione.
Ad alzare il tasso alcolico (in termini agonistici, sia chiaro) ci penserà Lulù Oliveira, la cui immancabile flemma fa però a pugni con l’emergenza della vigilia: “Si sono fermati anche Botturi e Cannataro. Piove davvero sul bagnato”.
Al netto del rientro dalla squalifica di Giorno e del recupero di Bovi, gli uomini saranno poco più che contati.
“Il Novara gioca un calcio molto aggressivo e non potremo ripetere gli errori di Vicenza”. Già, il match con il Real ha lasciato in eredità un calice amarognolo che il Falco beve controvoglia lasciandosi andare ad un piccolo sfogo: “L’atteggiamento deve cambiare. Al ‘Menti’ avevo impostato la gara con un 3-4-1-2. Purtroppo l’uno (Cannataro, ndr) non ha interpretato il ruolo secondo gli assegnamenti, ma è tutta la squadra ad essere stata troppo remissiva”. 20140919_114718
La domanda, va da sè, scatta in automatico. Mancanza di personalità? “Non possiamo pensare di essere giovani a vita. Quello è un alibi da superare”. Della serie: suona la campanella, finita la ricreazione. Anche perchè gli azzurri di Mimmo Toscano dispongono di un organico in grado di fare corsa a sè nella categoria. “E’ vero. Ma è anche una responsabilità. Quando parti favorito è tutto in salita”. Sarà, ma l’entusiasmo sotto San Gaudenzio non manca (già 250 biglietti venduti per il settore ospite) e la sensazione di doversi inventare la magata per tenere botta è più che concreta. “Non so se giocheremo ancora a tre dietro. Certamente dovremo fare una gran partita”. Traduzione: con Candido sempre out, probabile conferma giocoforza dell’undici di lunedì con Giorno al posto di Cannataro.
Per una Pro Patria che perde i pezzi, c’è anche una novità in organico. Dopo un mesetto di prova è stato infatti tesserato Liam Graham, terzino neozelandese di provenienza Monza con esperienze precedenti a Vicenza e Ascoli.
“Speriamo di essere più o meno al completo per la gara con il Mantova (4 ottobre, ndr)”, sottolinea laconicamente il DT Pippo Antonelli. L’altra speranza è di avere (per quella data) qualche novità sul fronte extra campo dove la calma piatta è ormai l’abituale epigrafe in calce al bollettino societario.
E per esorcizzare il giallo, sulla tavolozza dei tifosi (grazie ad un’iniziativa de “Il Tigrottino” e del Blog del Pro Patria Clubs) il bianco e il blu rappresenteranno il dress code d’ordinanza allo “Speroni”. L’idea del Color Match (sbarcata in rete con tanto di hashtag twittarolo #colormatch) dovrebbe garantire, se non sul campo, quantomeno i tre punti sugli spalti.
Continua intanto l’allergia alle gare domenicali visto che l’oroscopo tigrotto da qui all’ottava prevede solo appuntamenti feriali o pre-festivi (nello specifico, sabato 27 Alto Adige – Pro Patria alle 14.30, sabato 4 ottobre Pro Patria – Mantova alle 16 e venerdì 10 Como – Pro Patria alle 19.30). Una normale anomalia (per rubare un ossimoro caro al patron) che, alla quinta giornata, accomuna Pro Patria e Albinoleffe, uniche orfane della domenica della buona gente.

A seguire convocati per la gara con il Novara:

Anderson, Baclet, Bianciardi, Bovi, Cannoni,  Casantini, Giorno,  Guglielmotti, Lacchini, Lamorte, Panizzi,

Perilli, Romeo, Serafini, Taino, Terrani, Ulizio,  Zanier, Zaro.

 

Giovanni Castiglioni