«Beppe  Sannino è tornato al Franco Ossola!». Durante Varese-Lanciano sugli spalti dello stadio inizia a circolare questa voce. «Sarà vero o no? Sarai lui o no?» alcuni tifosi incuriositi si interrogano e a dar loro una risposta è lo stesso mister che, dopo aver visto gran parte della gara nel Settore Distinti, arriva in tribuna e si siede defilato insieme alla sua compagna Loredana. «È lui! È Beppe!».
Allora deve assolutamente essere lui il protagonista della nostra rubrica Dagli Spalti…
«Non voglio parlare di calcio, né presente, né futuro» ci dice subito. «Sono venuto qui a Varese per salutare alcuni amici e per andare a rilassarmi correndo sul mio solito circuito e poi perché in settimana ricorre l’ anniversario della scomparsa del grande Peo, che da lassù si divertirà un mondo a vedere le partite casalinghe dei biancorossi».
2 aprile 2011 Cittadella - Varese: Sannino prima della garaDai Beppe come vuoi fare questa intervista? In italiano, in inglese o in napoletano?
«Fun Cool. Direi di farla in napoletano, tanto ti aiuta Loredana, che è di Induno Olona, nella traduzione».
Il Varese  con il marchio di fabbrica di Bettinelli è simile al tuo di qualche campionato fa?
«Ma per favore non diciamo fesserie. Il Betti sa imprimere la sua personalità, il suo modo di gioco, il suo carattere. Abbiamo lavorato assieme, ho un grande rispetto per lui, sono suo amico e dico che diventerà un grande mister perché ha la giusta mentalità. Il mio Varese aveva una sua concezione di gioco, bella o brutta, quello del Betti  ha la sua. Lui ha i colori biancorossi stampati sulla pelle e questo non è da poco».
Questo Varese farà strada?
«Certo. Non deve ascoltare i gufi e le cornacchie. Bisogna sostenere la squadra, sostenere i giovani ed essere compatti. In rosa ci sono ragazzi di talento».
Hai salutato i vecchi amici?
«Certo. Ho incontrato con il Caccia. Non dirlo a nessuno ma il mio sogno è allenare il Brasile e portare Caccia come mio consigliere personale per la Selesao. Non ho visto il Papo,  anima angelica del Varese che mangiava la polvere. Salutatemelo!».
I programmi di Sannino quali sono?
«Be’ tra un po’ vado a fare una corsetta di 10 chilometri. Loredana dove sono le chiavi? Poi ci vediamo a casa».
La corsa di 10 chilometri è diventata di oltre mille… in direzione Catania, dove è subentrato a Pellegrino.

Claudio Ferretti