Mettiamo subito in chiaro una cosa. Semmai la Pro Patria dovesse salvarsi (e l’auspicio, va da sè, è implicito all’ipotesi), la stagione biancoblu andrebbe di diritto tra le grandi imprese del genere umano come il periplo del globo o il lancio in volo dalla stratosfera. Eccesso drammaturgico? Può darsi, ma le trappole, sul cammino dei tigrotti, sono state seminate a nastro tra patron pronti (?) alla partenza, nuove proprietà sulle rive del fiume, settore giovanile in subbuglio e guai assortiti in genere. Insomma, le effervescenze (e non è una novità) in via Cà Bianca fanno ormai parte dell’arredamento.
Cosa che non sembra però dare noia all’ineffabile Lulù Oliveira che, al termine della rifinitura in vista del match di Bolzano con il SudTirol, fa sfoggio di ottimismo come profumo della vita. “Cosa penso della gara di domani? Che siamo pronti“. All’emergenza il Falco sembra averci fatto il callo e nell’abituale chiacchierata della vigilia non c’è spazio per le recriminazioni: “Abbiamo perso anche Botturi e Romeo. Però recuperiamo Cannataro e pensiamo di poter fare una bella partita”.
Timori per la sfida agli altoatesini? “Sono una bella squadra, soprattutto davanti. Dietro invece concedono qualcosa. Li abbiamo studiati a puntino e pensiamo di poterli colpire”. Il curriculum del dirimpettaio di panchina (il romano Rastelli) suona sinistro alle orecchie biancoblu considerati i trascorsi al Pergocrema e a Salò ma al suo 4-3-3 la Pro risponderà con il rodato (e caro al mister) 4-4-2. Della serie: squadra che pareggia (bene), non si cambia (se non per necessità). Quindi unico punto interrogativo legato al sostituto di Romeo sulla destra in mediana. Tra i convocati (per la prima volta) fa capolino l’ex Reggiana Arati oltre ai neo tesserati Melillo e Graham che con Gerolino verranno verosimilmente presentati settimana prossima.
Sempre out (oltre ai due di cui sopra), Lamorte, D’Errico e Candido del quale si attende con impazienza il rientro per poter comporre finalmente la CBS con Baclet e Serafini.
Gruppo sereno nonostante tutto? Oliveira evita perifrasi: “I ragazzi, ogni tanto, vanno rassicurati”. E chissà se avrà dovuto essere rassicurato lui leggendo di Ninni Corda (con tanto di vice Mattu al seguito) avvistato in tribuna allo “Speroni” durante il Derby del Ticino in disinvolta conversazione con i (probabili) futuri vertici biancoblu. Uno dei tanti vuoti di sceneggiatura della soap tigrotta.

Nel Risiko societario evita però di tuffarsi Pippo Antonelli che non replica alla stoccata di Vavassori (“doveva tenere la bocca chiusa”) limitandosi ad un sorriso e all’augurio di essere finalmente prossimi al traguardo. Le scadenze tecniche di ottobre si avvicinano: vietato farsi trovare impreparati.

I CONVOCATI 

CALENDARIO E CLASSIFICA

Giovanni Castiglioni