Con una solida prestazione di gruppo, Venezia si aggiudica il 2° Torneo Internazionale di Jesolo, sconfiggendo, nella finale di ieri sera, Cantù con il risultato di 92 a 90 e bissando il successo dello scorso anno.
Grande soddisfazione al Pala Arrex per una squadra come la Reyer costruita bene, con intelligenza e con il giusto mix di tecnica e fisicità, freschezza ed esperienza e che, ne siamo certi, sarà una delle più piacevoli sorprese del campionato che prenderà il via il prossimo 12 ottobre. Sulla panchina oro-granata, l’intramontabile Carlo Recalcati che dopo la “tribolata” esperienza a Montegranaro, è pronto a vivere l’ennesima stagione di Serie A da protagonista

“E’ un mese che abbiamo cominciato -ha dichiarato il tecnico nato a Milano l’11 settembre 1945-, ma è solo da questo torneo che abbiamo avuto la squadra al completo. Goss non è ancora al meglio, mentre Stone, playmaker atipico, ha ancora bisogno di tempo per prendere confidenza con i compagni e con gli schemi di gioco. Di strada da fare ne abbiamo ancora tanta ma alla luce di quanto visto in questi due giorni devo ritenermi soddisfatto. Ho un gruppo solido che lavora molto bene; sono convinto che il tempo ci aiuterà parecchio a trovare maggior fluidità”.

Sulla panchina di Varese, intanto, si fa strada Gianmarco Pozzecco.
“Non bisogna creargli delle eccessive aspettative perché, sapendo l’importanza che Varese ha per lui, sono sicuro che già ora si stia mettendo addosso eccessive pressioni. Bisogna lasciarlo tranquillo. E’ alla prima esperienza in Serie A, la seconda da allenatore, e ha bisogno di tempo per metabolizzare il nuovo ruolo. Di una cosa sono certo: davanti a lui c’è un futuro roseo”.

Quale aspetto ha rubato da coach Recalcati?
“Non so cosa possa aver preso da me -conclude l’ex tecnico biancorosso-. Credo però che Gianmarco abbia la sensibilità per prendere un po’ da ogni allenatore che ha avuto facendolo suo plasmandolo in base al suo personaggio, al suo modo di essere e di pensare la pallacanestro”.

Marco Gandini