Con l’assenza dello squalificato Luoni, il tecnico Bettinelli potrebbe sfruttare la voglia di rivalsa di Andrea De Vito che lo scorso anno giocò proprio ad Avellino, prossimo avversario del Varese (fischio d’inizio sabato alle 15 al Partenio-Lombardi). Il terzino sinistro prodotto del vivaio del Milan è pronto a rientrare titolare contro una squadra e in un ambiente che conosce molto bene: “Avellino non è una piazza facile dove poter far calcio con tranquillità perché i tifosi e l’intera città si aspettano sempre risultati positivi. Lo scorso anno c’è stata una grande differenza tra il girone d’andata e il girone di ritorno. Eravamo partiti bene, c’era appoggio da parte del pubblico e grande entusiasmo, poi la seconda parte di campionato siamo un po’ calati e il tifo si è capovolto totalmente. Questo tipo di tifoserie ti dà tanto se le cose vanno bene, ma appena c’è un momento di difficoltà senti subito la pressione di dover sempre vincere e per un giovane non è facile”.

DeVito_DiRoberto_1Sicuramente una piazza molto diversa da quella di Varese. “Qui il pubblico è meno numeroso, è tranquillo, ma comunque esigente. Chiaramente tutti vogliono sempre vincere, ma c’è meno pressione. E’ difficile spiegate tutto ciò a parole, è una cosa che si percepisce a pelle quando si è in campo”.
Nonostante la mannaia dei punti di penalizzazione, l’entusiasmo non manca e la squadra biancorossa sta raccogliendo i frutti del suo lavoro. Nelle ultime nove partite ne ha perse solo due in casa delle retrocesse Bologna e Catania; ha collezionato tre vittorie (in casa con Bari, Trapani e Modena) e quattro pareggi, l’ultimo è arrivato in rimonta nei minuti di recupero contro il Perugia. “Ci ha permesso di confermare l’imbattibilità in casa e non è una cosa da sottovalutare – commenta il classe 1991 -. Il percorso fatto finora ci soddisfa. Siamo una squadra molto giovane e serviva un po’ di tempo per ambientarci e conoscerci tra di noi. Come dice il mister non si può sempre vincere, però si può e si deve sempre lottare e noi lo facciamo ad ogni partita”.

Al Franco Ossola non si passa: “Noi giochiamo sempre con lo stesso atteggiamento, ma magari, proprio perché siamo una squadra giovane, in casa ci sentiamo più sicuri. Esprimere il nostro gioco su campi come Bologna e Catania può essere più difficile, ma nonostante le due sconfitte ci siamo riusciti lo stesso”.
In trasferta il Varese insegue ancora la prima vittoria stagionale: “Ad Avellino mi aspetto una partita molto tattica. Conosco bene il mister e non lascia nulla al caso. Mi aspetto un avversario compatto, che magari resterà più basso del solito ad aspettarci. Che accoglienza mi aspetto? L’anno scorso non ho fatto tante presenze e le prestazioni sono state degli standard. Speravo di giocare di più, ma ad Avellino chiunque fa una parentesi viene ricordato”.

Elisa Cascioli