Marco La Mendola, classe 1992, pivot della prima squadra maschile del Cassano, è l’esempio di come,  grazie all’impegno e alla dedizione, si possa arrivare in alto. Giunto a Cassano Magnago tre anni fa, dopo essere cresciuto nel vivaio del Derthona come centrale/terzino, è stato trasformato da coach Havlicek in un pivot. Proprio Havlicek ha avuto fiducia nelle sue doti sportive e, dopo averlo voluto fortemente in Serie A, oggi è un punto di riferimento per la squadra. Lo scorso anno affiancato dal collega di ruolo, l’esperto Elvis Radovcic, oggi al fianco del giovane italo argentino Lukas Gregori, il pivot oramai cassanese, nell’ultima partita casalinga contro Eppan, si è fatto ancora una volta notare con ben 6 realizzazioni e un’ottima presenza in campo a favore dei compagni.

Iniziamo subito dai fatti recenti. Finalmente è arrivata la vittoria. Come avete vissuto il lungo periodo senza vittorie e come vi sentite adesso?
“Le ultime settimane sono state difficili da affrontare per tutti. Tuttavia nessuno di noi ha mai mollato, siamo stati uniti e sapevamo che ci saremmo rialzati. Ora ovviamente nessuno si è montato la testa ma siamo ancora più determinati e consapevoli che insieme possiamo arrivare ai playoff.”

Un commento di valutazione in merito al campionato di andata.
“A mio parere il girone di andata ha messo in luce un Bolzano con una marcia in più rispetto agli altri. Per il resto si è potuto capire come non esistano partite semplici per nessuno e saranno i dettagli a decidere il destino di ognuno. Per quanto ci riguarda è stato un po’ sotto le aspettative ma non ci deludiamo, anzi…”

Cosa si può migliorare secondo te per la seconda fase del campionato?
“Da parte nostra abbiamo preso consapevolezza di noi e degli altri perciò direi che la cosa principale che dobbiamo migliorare sono i risultati, in secondo luogo il nostro gioco l’intesa tra i singoli.”

Tre aggettivi per definire la tua squadra.
“Tenace, agguerrita, insaziabile.”

Parliamo di te. La tua crescita individuale sportiva è sorprendente. Nell’ultima partita contro Eppan sei stato un punto di riferimento per i tuoi compagni. Un commento.
“Vero, sono cresciuto molto ma questo lo devo soprattutto ai miei compagni. Nel mio ruolo puoi esprimerti al meglio solo se tutta la squadra lavora insieme.”

Perseverante e tenace, sono due aggettivi che associo spontaneamente a te. Ti rispecchiano?
“Si, in effetti mi riaspecchiano molto. Sono abituato a lavorare per ottenere un obiettivo perchè sono convinto che sia l’unico modo per raggiungerlo, inoltre penso che ognuno di noi abbia dei limiti ma nessuno ci impedisce di provare a superarli.”

Quale significato ha per te la pallamano. Emozioni e sensazione quando sei in campo.
“La pallamano per me é pura adrenalina. In campo mi sento bene, è l’unico luogo dove riesco a non pensare a niente se non alla prossima palla, alla prossima azione o al prossimo gol.”

Questo weekend tornerete ad affrontare Mezzocorona. Che partita dobbiamo aspettarci?
“Sicuramente sará una battaglia. Noi ovviamente vogliamo la vittoria e loro sono una buona squadra, vedremo sabato chi la meriterà.”

Federica Scutellà