Sono cinque gli ex Varese che attualmente indossano la maglia del Vicenza. Oltre a Camisa, Figliomeni, Moretti e Gentili c’è Lorenzo Laverone che rispetto ai compagni ha un recente passato ai piedi del Sacro Monte. L’esterno ha infatti giocato a Varese nell’ultima stagione. Il terzino che nel Vicenza gioca come esterno offensivo è fresco di Laurea in Economia ottenuta alla Marconi di Roma.
Che Varese ti aspetti?
«Affronteremo una partita difficile. Sappiamo che il Varese è ostico e che in casa ha sempre fatto bene. Nonostante i problemi societari e le penalizzazioni, sta disputando un ottimo campionato. Sarà una guerra contro due squadre che hanno entusiasmo visto il buon periodo. È uno scontro diretto e nessuno vuole sbagliare».
Laverone 2Il Vicenza ha ben cinque ex del Varese. Dunque conoscete bene la squadra…
«Forse io la conosco più di tutti perché sono stato lì appena un anno fa e poi ho svolto tutto il ritiro estivo con i miei ex compagni . So bene cosa e chi affrontiamo e questo può essere un punto a nostro favore anche se ogni partita ha una storia a sé. Conoscere l’avversario conta, ma relativamente».
Sei rimasto in contatto con qualche ex compagno?
«Sì certo. Mi sento con Rea, Cristiano e Lupoli, abbiamo lo stesso procuratore e ci lega un bel rapporto di amicizia».
Negli ultimi giorni di calciomercato sei approdato in una formazione di Lega Pro che poi si è ritrovata in Serie B. Come è stato vivere questo salto inaspettato?
«Hai detto bene, proprio inaspettato. Ho firmato per la Lega Pro e dopo due giorni siamo stati ripescati in B non senza sorpresa. All’inizio ci sono state delle difficoltà perché la squadra era fatta per Lega Pro, ma con il mercato di riparazione sono arrivati giocatori importanti per la categoria e stiamo facendo bene».
Un pronostico sulla lotta-salvezza?
«È ancora presto per dirlo, anche perché molte cose potrebbero cambiare dopo il mercato di gennaio. In Serie B se vinci due partite di fila ti ritrovi in alto e come ne perdi due sprofondi.  Tolte quelle sette o otto squadre che puntano a Serie A e playoff, dico che tutte le altre devono stare attente».
Cosa ti ha lasciato la scorsa stagione?
«Ricorderò con piacere la salvezza ai playout, ma non è stata un’annata bellissima sia dal punto di vista della squadra che personale. Non mi sono trovato benissimo, ma né per colpa del Varese né per colpa mia, capita che delle annate nascano storte. Poteva andare peggio per fortuna è andata bene».

Elisa Cascioli