“Biancorossi in Comune”, nuova iniziativa in casa Varese per riempire gli spalti del “Franco Ossola”. La società ha ideato diverse iniziative per coinvolgere il territorio, l’ultima è stata presentata stamattina. Il club di via Manin ha pensato ad un ambizioso progetto: ad ogni sfida casalinga, gli abitanti di un Comune della Provincia potranno acquistare i biglietti al prezzo di 1 euro. La prima cittadina ad essere coinvolta è Malnate, Comune col quale da questa estate il Varese ha sancito un legame. “Sono felice che Malnate sia la seconda casa del Varese (che si allena al centro sportivo ndr)” le parole del sindaco Samuele Astuti. 
La società biancorossa ha deciso di promuovere la novità attraverso un incontro tra squadra e studenti della scuola media “Sauro” che si è tenuto nella palestra di via Gasparotto. Dopo il saluto del primo cittadino, l’addetto stampa Michele Marocco ha presentato il team ai ragazzi. Presenti il team manager Silvio Papini, il presidente del Settore Giovanile, Marco Caccianiga, mister Stefano Bettinelli e capitan Leonidas Neto Pereira che ha consegnato una maglia rossa ad Astuti. Il sindaco ha dato le informazioni utili sull’acquisto dei biglietti di Varese-Entella, in programma sabato alle 15: “Dalle 9 alle 12 gli abitanti di Malnate potranno acquistarli direttamente in comune al costo di 1 euro”. 

Dopo le presentazioni, spazio alle domande. Neto, come fai ad essere così forte? La prima domanda: “Il miglior allenamento è il riposo. Ricaricare le pile dopo il lavoro aiuta molto”. Come ha fatto a diventare capitano? “Perché è un grande giocatore, una grande persona ed è un esempio per tutti” dice il tecnico; “Per me – aggiunge Neto – indossare la fascia al braccio è una responsabilità e un motivo d’orgoglio”. Quali sono i vostri idoli? “Ronaldo” dice il capitano, “Mi ispiro alle idee di Zeman – risponde Bettinelli – perché si interessa poco agli avversari; pensa ai suoi e a come esprimere il suo gioco”. Infine il mister manda un messaggio ai giovani studenti: “Ho giocato a calcio, poi ho smesso e sono entrato nel mondo del lavoro, ma il mio sogno era allenare il Varese e sono riuscito a realizzarlo. Quindi non arrendetevi mai e inseguite i vostri desideri perché solo così si realizzeranno”. 
La mattinata non poteva che concludersi con foto di rito ed autografi.

 Elisa Cascioli
(foto Domenico Ghiotto)