Se siamo ancora in sala stampa a presentare il terzo allenatore di stagione è perchè alla Pro Patria le cose stanno andando maluccio. Non ne fa mistero (e ci mancherebbe) Marco Tosi che battezza la nuova esperienza tigrotta evitando di guardarsi le spalle per vedere se c’è qualcun altro in coda: “E’ come buttarsi in uno stagno con i piranha. Ma la sfida non mi spaventa”.
Parlata schietta da livornese di scoglio, il neo mister biancoblu era già stato accostato al club di via Cà Bianca in estate. Una chiacchiera da ombrellone che ha finito col diventare una premonizione: “Allora non se ne fece nulla per ragioni di contratto. Dovevo arrivare all’interno di un discorso di collaborazione con l’Inter. Ora il nuovo contatto con Vavassori e Tricarico è andato a segno”. I proclami non sembrano esattamente il piatto del giorno anche se a tratti affiora un pizzico di retorica: “Voglio una squadra corta ed aggressiva. Prima di Natale dovremo badare al sodo. Intanto sarà fondamentale recuperare un po’ di autostima”. E magari anche qualche punto in classifica. A partire dal Monday Night con la Cremonese. Non esattamente l’avversario più comodo per un esordio in panchina. “Abbiamo visionato la formazione di Giampaolo nel pomeriggio nel recupero di Como (successo corsaro dei grigiorossi per 3-1, ndr). Non sbagliano un passaggio, sarà una bella gara”. Da affrontare cercando di migliorare la fase difensiva: “Quando subisci 30 reti è chiaro che devi ripartire da lì”. Della serie, catenaccio mon amour. Sul capitolo convocazioni sotto dettatura, Tosi gioca a carte scoperte: “La squadra è della società. Non potrò che allinearmi. Oggi essere aziendalisti è inevitabile. A Livorno  ho visto anche Donadoni accettare senza batter ciglio decisioni di Spinelli”.
Tricarico Pro PatriaE qui dice la sua Tricarico a conforto della tesi di cui sopra: “Su Arati non ci sono novità. Al momento non può giocare”. Diverso invece il “caso ” di Ciccio D’Errico sul quale ancora Tosi fa sfoggio di buoni propositi: “Con me si azzera tutto. Nessun riferimento al passato”. O meglio, uno ci sarebbe e riguarda il predecessore Monza su cui il DS tigrotto disegna uno scenario plausibile sì, ma fino a un certo punto: “Era una scelta temporanea. Abbiamo visto che lavorava bene in settimana e abbiamo insistito. Comunque l’idea era di mettere sotto contratto una figura con più esperienza”. Convinti? Ehm…passiamo oltre. E più precisamente alla pausa natalizia che potrebbe prevedere un mini-ritiro: “Dovremo parlarne con i ragazzi. Magari chiederemo un sacrificio”. Tra un pensiero al mercato di gennaio (“Speriamo di poter correggere dove serve”) e una strizzata d’occhio a Serafini (“Nessuno è imprescindibile ma il Capitano rimane il punto di riferimento), la chiusura è riservata ad un provvidenziale assist al patron : “Intervenendo ha fatto capire di tenere ancora alla squadra. Come ha dimostrato in tutti questi anni”. E’ appena arrivato ma ha già capito l’aria che tira.

Giovanni Castiglioni

 

 

Giovanni Castiglioni