Non poteva chiudere l’anno meglio il Varese che ottiene una preziosa vittoria per 2 a 0 in casa contro la Ternana. Sono stati i gol di Luoni e Neto Pereira a condannare la squadra di Tesser che ha disputato parte della ripresa in dieci uomini dopo l’espulsione di Meccariello. Per Bettinelli una bella soddisfazione prima della pausa che terminerà il 17 gennaio con il match del Varese sul campo dello Spezia.

«A Pescara non c’era stato nessun balzo indietro dal punto di vista della prestazione -attacca il tecnico biancorosso in sala stampa- oggi invece abbiamo fatto una delle migliori prove casalinghe insieme a quella contro il Bari. Abbiamo disputato una gara strepitosa sotto ogni punto di vista che ha legittimato una vittoria che abbiamo meritato in maniera assoluta. Fondamentale è stato l’inizio del secondo tempo dove siamo scesi in campo con il coltello tra i denti creando nei primi 5 minuti almeno tre limpide occasioni da gol. Abbiamo conquistato i 3 punti con la giusta mentalità ed il giusto atteggiamento, caratteristiche che abbiamo sempre avuto ma che a volte non siamo riusciti a far valere e non sempre per nostri demeriti».Bettinelli
Luoni e Neto hanno coronato la prestazione positiva con due gol
«Il primo lo conosco dai tempi in cui allenavo la Berretti; già allora si vedeva che era un giocatore fatto e finito che aveva una marcia in più rispetto ai suoi compagni. Quando ho saputo della sua disponibilità quest’estate non ho potuto che accettare di buon grado il suo ritorno a casa. Si tratta di un jolly che mi dà tante soddisfazioni dal punto di vista della qualità delle prestazioni. Per quanto riguarda Neto, invece, ero sicuro che avrebbe fatto una grande prestazione perché avevo letto nei suoi occhi la voglia di far bene. E gli occhi, che sono lo specchio dell’anima, non mentono mai».
Sei l’uomo simbolo del Varese 2014?
«Si, lo sono. Lo scorso anno ho salvato la baracca e quest’anno lo sto facendo con un manipolo di ragazzini e quattro vecchietti. Chi sputa merda su questa squadra e questa società dovrebbe sciacquarsi la bocca e ricordarsi che abbiamo fatto un girone d’andata strepitoso con 25 punti. Se tutti stanno bene faremo un girone di ritorno all’altezza; lo abbiamo dimostrato oggi ottenendo una vittoria che lascerà il segno anche quando ci ritroveremo il 7 gennaio dopo le vacanze. Saremo più consapevoli del nostro potenziale».
A fine partita sei andato sotto la Curva
«Sono dei ragazzi fantastici che ho voluto omaggiare con il calore che loro non ci fanno mai mancare, nemmeno nei momenti più difficili».

«Abbiamo vinto con merito giocando una grandissima partita -commenta Elia Bastianoni-. Non potevamo chiudere meglio il girone di andata; una vittoria che ci dà tanta tranquillità e fiducia in vista della ripresa fissata a metà gennaio. Dopo un primo tempo equilibrato abbiamo dato la scossa decisiva ad inizio Bastianoniripresa scendendo in campo con il giusto carattere; l’espulsione, poi, ci ha spianato la strada. Abbiamo dato una bella risposta dopo il ko contro il Pescara, lavorando serenamente in allenamento e rimanendo lontano da tutte le critiche che ci sono arrivate».
Oggi due interventi decisivi dopo un periodo non di certo fortunato per te.
«Mi sono state attribuite delle colpe che a volte non avevo; questo mi ha dato fastidio, perché nei miei confronti sono state usate parole eccessivamente forti. C’è da dire, però, che anche questi aspetti fanno parte del nostro lavoro: bisogna accettare critiche ed elogi allo stesso modo. Bisogna essere mentalmente forti e lavorare senza la paura di sbagliare ancora. Oggi sono felice della vittoria arrivata anche, ma non solo, grazie a due mie parate non semplici ma nemmeno impossibili. L’importante erano i 3 punti».

Simic«Volevamo molto questa vittoria -fa eco Stefan Simic-. Siamo entrati bene mettendo l’anima e mostrando buon gioco. Campo difficile? Lo era per entrambi; semplicemente siamo stati superiori ed abbiamo legittimato la vittoria con una grande prestazione dove si è ben intuita la forza del gruppo. I nostri obiettivi? Non ci vogliamo solo salvare, ma vogliamo anche puntare a qualcosa in più».
Come ti stai trovando a Varese?
«È una grande famiglia che lavora con un solo obiettivo. Per questo non conta giocare più o meno di altri. L’importante è il risultato finale. C’è un bel mix di gioventù ed esperienza dal quale cerco di prendere il meglio. Il mister? Insegnante e psicologo allo stesso tempo. Non era facile riuscire a fare gruppo dopo la travagliata estate che abbiamo avuto. Onore a lui e, naturalmente, a tutto il suo staff».

«Non sono per niente soddisfatto della prestazione dei miei –tuona Tesser-. Abbiamo sbagliato completamente l’approccio. Abbiamo provato anche a cambiare modulo, ma non è servito; quando manca l’atteggiamento è difficile trovare soluzioni. Siamo stati molli per tutta la ripresa. Quando poi siamo rimasti in dieci è stata ancora più dura. Assenze? Non cerco scusanti. Espulsione? Esagerata, ma ci poteva stare».

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Marco Gandini