Una notizia buona e una cattiva. Quella buona è che il gennaio biancoblu ripartirà con il tigre Calzi nel motore. E quella cattiva? Che per vedere lo Zio Giampa con la maglia della Pro Patria (probabilmente) bisognerà aspettare la prima di ritorno con la Torres. Nulla di scontato, sia chiaro. Semplicemente, la difficoltà burocratica di sposare tesseramento a deposito del contratto in sole 24 ore, quelle che separeranno l’apertura del mercato dalla ripresa del campionato. Insomma, servirebbe una corsia preferenziale. E con Vavassori consigliere di Lega…vabbeh, staremo a vedere. Sul piano fisico, invece, non dovrebbero esserci magagne come conferma mister Tosi prima dell’ultimo allenamento dell’anno sul sintetico di Castellanza. “Ha lavorato a parte in questi giorni. Oggi effettuerà un’ecografia per capire se il problema muscolare è stato superato. Siamo fiduciosi”. Più che di una minestra riscaldata, per Calzi si tratta di una vera e propria ribollita: gusto rustico e di sicuro affidamento in una stagione dominata sin qui da troppi azzardi. Per il centrocampista di Borgomanero terza esperienza allo “Speroni” (2010-11 e 2012-14) e tanta voglia (dopo 4 mesi al Savoia), di riabbracciare casa in senso stretto (la famiglia) e in senso figurato (lo “Speroni”). Tornando al tecnico tigrotto, la mourinhata post-Venezia (alias sfogo brusco ad alzo zero), richiede ulteriore nota a margine: “Non volevo attaccare nessuno. Solo difendere la dignità del mio lavoro e chiedere a tutti di remare nella stessa direzione. Altrimenti, non ce la facciamo”. A tener banco (ma guarda un po’), è sempre il rendez-vous con Ulizio senior, pietra dello scandalo delle strenne natalizie. Buccia di banana che il tecnico toscano affronta senza reticenze: “Avessi avuto qualcosa da nascondere, avrei evitato certi incontri proprio a Busto”. D’altra parte, le recenti dimissioni di Pippo Antonelli da DG hanno tolto anche l’ultima (ormai appassita) foglia di fico posta a schermo delle presunte grazie della gestione stagionale. Ora tutto nelle mani del franchising cui il patron si è affidato per traghettare la più volte procrastinata cessione. Una scommessa (al momento), dall’esito in linea con le temperature di questi giorni: da brividi. Venendo al campo, Tosi si sofferma sui cinque giorni di lavoro pre-capodanno. “Ci siamo preparati a fondo ma senza caricare. La squadra sarà brillante già martedì”. Oggi intanto, prima di un frugale brindisi e del rompete le righe fino al 2, seduta light con stretching e partitella. L’assetto tattico rimane un work in progress: “In questi giorni ho sperimentato anche la difesa a tre. E’ fondamentale che i ragazzi acquisiscano certi principi”. L’assenza di Serafini a Monza riduce però lo spettro delle scelte: “Davanti giocheranno i piccoli”. Attacco hobbit quindi al “Brianteo” con Candido e D’Errico in avanscoperta in un possibile 4-4-2 che vedrà il rientro di Guglielmotti. Aspettando il ritorno di Baclet (per lui ancora almeno 20 giorni) e un mercato tutto da decifrare. La prossima settimana (Calzi a parte) Tricarico dovrebbe portare a Busto un altro centrocampista. Per il resto, gli innesti saranno legati alle partenze, piuttosto complicate vista la difficoltà di trovare adeguata sistemazione ad elementi come Arati, Bovi, Moscati e alla pattuglia dei malpancisti. Servirà un pizzico di fantasia. Del resto le vie del mercato (come quelle del Signore) sono infinite.
Quelle della salvezza, un po’ meno.

Giovanni Castiglioni