Il Varese è tornato al lavoro ieri allo stadio e oggi ha svolto una doppia seduta. La settimana si concluderà con due doppi allenamenti allo stadio, venerdì e sabato, e un’amichevole mattutina fissata domenica, sempre al “Franco Ossola”, contro la Primavera di Antonelli. I biancorossi hanno iniziato la preparazione dopo una decina di giorni di vacanza e la prima uscita ufficiale del 2015 sarà in casa dello Spezia sabato 17 gennaio. Il preparatore atletico Ivan Ferraresi, in biancorosso da 5 anni, riassume il piano di lavoro: “In questi giorni svolgeremo sessioni sia di sviluppo forza che di potenza aerobica. Sulla forza abbiamo lavorato stamattina e lo faremo anche sabato. Gli esercizi di potenza aerobica i ragazzi non li svolgono solo a secco con me, ma anche con possessi palla e quindi con mister Bettinelli”.

Quelli del Varese non saranno allenamenti intensi e pesanti. “Rispetto allo scorso anno abbiamo una settimana in meno di lavoro e per questo non definirei queste due settimane una vera e propria preparazione – spiega Ferraresi -. Non svolgeremo lavoro eccessivo, abbiamo fatto questa scelta per non forzare troppo. Durante le vacanze c’è chi ha comunque svolto l’esercizio fisico che gli è stato consigliato e tutti si sono fatti ritrovare pronti”.

FERRARESICosa si aspetta dalla squadra nell’anno nuovo? “Un rendimento medio. Abbiamo scelto di non avere picchi di condizione e poi magari un calo. Puntiamo a non essere mai al 120 per cento, ma neanche al 60. Vogliamo essere sempre al 90, 85 per cento perché secondo noi il rendimento medio, alla lunga, è quello che paga di più”.

Quello straordinario di Neto invece è merito suo? “Assolutamente no, è merito del giocatore  e di come lavora tutto lo staff agli ordini del mister. Io e gli altri siamo solo un supporto all’allenatore. Facciamo in modo di dargli dei consigli, ma è lui che sa come gestire Neto. Nella prima parte del campionato il nostro capitano ha fatto la differenza, ma non per chissà quale tipo particolare di lavoro. Dobbiamo capire quanto caricarlo e quando concedergli del riposo. Poi dico anche che la fortuna ci ha aiutato ad averlo sempre in forma”.

Dopo tanti anni di lavoro nel Settore Giovanile, cosa rappresenta la prima squadra? “Un vero traguardo. Ho iniziato con la Berretti di Criscimanni e gli Allievi di Belluzzo e Antonelli, successivamente sono passato alla Primavera lavorando prima con Bettinelli e poi, l’anno scorso, con Ganz. Questo per me è stato un percorso fondamentale; la gavetta mi è servita a farmi trovare pronto”.

Elisa Cascioli