La solita corrispondenza d’amorosi sensi con la Reggiana, un amarcord più volte accarezzato e un prodotto di importazione made in San Marino. Si è chiuso così il mercato last minute della Pro Patria che, salvo acquisizione precoce di Giampaolo Calzi, ha concluso solo nelle ultime ore le operazioni in entrata richieste dal buonsenso e da mister Montanari.
Ricapitolando: dentro Matteo Brunori Sandri (intrigante attaccante esterno classe ’94, brasiliano di Macaè ai margini della rosa granata di Colombo), Cosmo Palumbo (nome di battesimo esotico causa errore all’anagrafe, altro ex Reggiana classe ’89, quest’anno 11 presenze e una rete), Andrea Pisani (’87 dall’Arezzo, già in biancoblu nell’anno di grazia del dream team) e Francesco Casolla (esterno offensivo classe ’92 con 11 presenze e 2 reti stagionali nel San Marino). Insomma, un ingresso per reparto più il jolly Casolla. L’assortimento è quello richiesto. Per la qualità, beh…lo scopriremo solo vivendo.
In uscita senza rimpianti Andrea Ulizio che torna dal prestito al Lumezzane: altro segnale (dopo il bye bye di Anderson) della fine di un’epoca. Ceduto anche Panizzi (neanche a dirlo alla Reggiana) che resterà comunque a Busto fino al termine della stagione. Mercato a quanto si dice gestito in prima persona dal presidente Filippi (o da qualcuno a lui molto vicino). Circostanza che non stupisce se pensiamo alle affinità elettive con la Città del Tricolore (e al progressivo allontanamento di Tricarico). Tra i colpi sfumati gli arrivi di Sinigaglia (finito alla Giana Erminio) e Guazzo. Queste ultime operazioni presupponevano la partenza di una punta, ma sia Serafini che Baclet (messo sul mercato in extremis) alla fine sono rimasti. A occhio e croce, meglio così.

Giovanni Castiglioni