Nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommese, la Procura di Cremona sta notificando l’avviso di chiusura delle indagini, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, per 130 indagati tra calciatori, ex giocatori, dirigenti e allenatori. Tra i destinatari degli avvisi di chiusura delle indagini c’è anche il ct della Nazionale, Antonio Conte. Per il tecnico l’accusa è di frode sportiva in relazione ad alcune partite degli anni in cui era allenatore del Siena (cade quindi l’associazione a delinquere, ipotesi di reato con cui era stato inizialmente iscritto nel registro degli indagati). Un altro nome che spicca è quello dell’allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono, indagato con l’ex capitano Doni per la presunta manipolazione di Crotone-Atalanta del 22 aprile 2011.

Nel lungo elenco sono presenti anche cinque ex giocatori del Varese come l’attaccante del Chievo, Sergio Pellissier: quello che viene contestato al giocatore gialloblù dalla Procura è l’aver “aggiustato” alcune partite del Chievo e, agendo attraverso l’ex calciatore della Spal Massimiliano Longhi e l’ex difensore Gianfranco Parlato, di fornire costantemente a Bellavista ed Erodiani, dal 2009 al 2011, notizie certe che si rivelavano costantemente esatte sull’esito che avrebbero avuto le partite del Chievo, condizionate dallo stesso Pellissier, consentendo lauti guadagni. Coinvolto anche Emanuele Pesoli che all’epoca dei fatti indossava proprio la maglia del Varese. Le carte parlavano di un contatto tra Pesoli e Gervasoni prima della partita di campionato tra Siena e Varese del 21 maggio 2011 per verificare la disponibilità dei giocatori del Siena a pareggiare la partita. Una richiesta che Gervasoni ha portato avanti contattando Filippo Carrobbio, allora in forza alla compagine Toscana. Pesoli, che si rese protagonista incatenandosi davanti alla Figc, venne squalificato e il Varese patteggiò prendendo un punto di penalizzazione nella stagione 2012/2013.
Gli altri ex Varese presenti nell’elenco sono: Alessandro Pellicori, Cristian Bertani e Davide Severino.

Elisa Cascioli