Lascio Varese solo per la serie A“. Così disse e così è stato. Emanuele Pesoli è da questa mattina, ufficialmente, un giocatore del Siena. Dunque se ne va anche l'ultimo superstite della difesa dello scorso campionato, la meno battuta della serie B. Dopo Pisano, Dos Santos e Pugliese anche Pesoli ha fatto le valigie e ha lasciato ieri sera il ritiro di Chatillon per trasferirsi in Toscana, dove raggiunge Beppe Sannino. 

Già dalla prima conferenza stampa, quando Carbone lo aveva idealizzato futuro capitano, si erano capite, forse, le intenzioni del giocatore. Il richiamo della serie A, a trent'anni suonati, non poteva non essere udito e questa occasione era da cogliere al volo. Come spiega lui stesso in un breve commento apparso in mattinata sul suo profilo facebook. 


Qualche settimana fa vi ho scritto la prima volta, oggi mi trovo a farlo ancora e forse sarà ancora più difficile.

Ma ve lo devo. E quando una cosa è davvero dovuta, non ci si può tirare indietro. Quindi vi scrivo ancora personalmente, come si fa fra amici e fra persone che hanno condiviso molto. Andrò subito al succo, per poi spiegare cosa mi passa per la testa. Oggi pomeriggio ho firmato per il Siena e domani partirò verso la Toscana. Abbiamo condiviso una stagione incredibile. Erano quasi 30 anni che non succedeva a Varese. Praticamente, la mia età. Abbiamo condiviso un sogno. Mister Sannino parlando della sua nuova avventura a Siena ha parlato di “occasione imperdibile” per arrivare là dove tutti noi che viviamo di calcio vorremmo arrivare. Là dove ogni ragazzino delle giovanili spera di finire un giorno. E dove io pensavo di non poter più arrivare.

Invece questo sogno si è concretizzato. Avrei voluto condividerlo con voi, lo condividerò invece solo con il Mister. Ma è un sogno che si realizza davvero e che senza Varese sarebbe rimasto tale.

Invece ora è arrivato. E di questo devo anche ringraziare Rosati e Montemurro. Al momento di arrivare al punto sono stati di parola. Mi avevano promesso che, pur nell'interesse della società, non mi avrebbero negato questa possibilità se fosse arrivata davvero.

Ora la possibilità si è fatta realtà e loro mi hanno accontentato. E di questo gli sono grato, non è facile incontrare persone di parola nel nostro mondo.

Ora io voglio essere di parola con voi e ribadirvi che se ho deciso di andare via è solo perché mi è stato offerto di coronare il sogno di un bambino, anzi di tutti i bambini che corrono dietro ad un pallone. Ma non per questo mi dimenticherò di voi. E spero che sia lo stesso per voi.

Arrivederci Varese e . grazie!


Ora i tifosi, però, oltre a smaltire quest'altra delusione, si aspettano un intervento deciso sul mercato da parte della società. Adesso qualche nome importante è atteso. Innesti che saranno fondamentali per capire che campionato potrà disputare il Varese, e per risollevare il morale a tifosi un po' abbatttuti. 

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