CECCO: senti, Beppe, ma pensi davvero che alla fine dei giochi la soluzione sarà davvero quella che si prospettava all'inizio della settimana, con Carbone allenatore e Andreini e Milanese a dividersi le responsabilità del direttore sportivo?
BEPPE: mah, quasi certamente quando “Varese Sport” sarà in mano ai lettori la cosa sarà ben definita. Al momento, mentre tu ed io conversiamo, questa sembra la soluzione più probabile.
CECCO: e che mi dici?
BEPPE: ti dirò se e quando la cosa sarà sicura. Non ho voglia di discutere sul niente, anche se la notizia l'hanno scritta i giornali mercoledì e pare dunque accreditata. Senza dimenticare poi che mi pare sia d'obbligo per ogni società avere un direttore sportivo con tanto di patentino. E non mi risulta che Andreini o Milanese siano in possesso del patentino di direttore sportivo. Milanese è agente Fifa, Andreini avrà la patente di guida. Però…
CECCO: però?
BEPPE: però, se la notizia fosse vera, sarebbe un bell'azzardo. Affidare una squadra di serie B a un allenatore che ha guidato solo una squadra di Prima divisione per meno di due mesi mi pare più che una scommessa.
CECCO: come affidare il ruolo di direttore sportivo a persone che non lo hanno mai fatto…
BEPPE: in questo caso ho l'impressione che la cosa sia un po' diversa: in realtà il direttore sportivo lo farebbe praticamente Montemurro che si avvarrebbe della collaborazione interna di Andreini ed esterna di Milanese, nel senso che Andreini sarebbe tesserato e Milanese svolgerebbe le funzioni di uomo di mercato. Ma, ripeto, mentre parliamo la situazione è in divenire e vedremo se davvero le cose andranno così come si prospettavano, al di là del problema del patentino di d.s.
CECCO: così Montemurro, anzichè mettere quattrini nel Varese, magari si farebbe pagare…
BEPPE: eh beh, se è furbo… buon per lui! Ma non è mica detto che sia così. Magari lavora gratis e fa risparmiare uno stipendio al Varese, che ne sappiamo noi?
CECCO: e i giocatori?
BEPPE: vedremo se dopo Pisano se ne andranno anche altri giocatori importanti. Vedo in partenza Ebagua, uno che ha sicuramente mercato dopo i 12 gol segnati.
CECCO: il Varese però non deve tirare troppo la corda e fare una squadra “di minima”: è troppo importante salvarsi…
BEPPE: è fondamentale salvarsi. Anch'io sono tra coloro che pensano che una eventuale retrocessione sarebbe la fine del calcio a Varese perchè c'è troppo divario tra gli introiti della serie B e quelli della Prima divisione e la sproporzione dei costi tra questi due campionati è abissale.
CECCO: avverto in giro grande sfiducia in questa dirigenza, eppure ha ottenuto risultati clamorosi…
BEPPE: è un discorso difficile ma concordo con te: tra i tifosi non c'è grande considerazione nei confronti del presidente Rosati e del direttore generale Montemurro. Ma spiegare perchè ciò accada… non lo so. Credo sia una questione di pelle, c'è una persona che ti ispira fiducia e un'altra che non la ispira.
CECCO: tra l'altro, la maggior parte dei tifosi non conosce personalmente Rosati e Montemurro, quindi il giudizio non può che essere, per così dire, indiretto…
BEPPE: quindi è colpa dei giornali. Anzi, dei giornalisti che scrivono sui giornali… Non è sempre così? Il terremoto in Abruzzo? Colpa dei giornalisti. Il crollo di Pompei? Colpa dei giornalisti. Il disastro della Juventus? Colpa dei giornalisti.
CECCO: beh, non è questo che volevo dire, anche se non scopro mica io che i giornali fanno opinione.
BEPPE: secondo me i giornali fanno opinione su gente di un certo livello, quella che appunto li legge. E questa gente legge opinioni di giornalisti di un certo livello, perchè si suppone che a fare opinione sui giornali siano giornalisti di un certo livello,
mica quelli che si occupano delle spremute di frutta estiva o della messa in piega. Gli altri che non leggono, la maggior parte, si limitano alla televisione.
CECCO: che però è molto più diretta. Ricordo benissimo un episodio di diversi anni fa e non faccio nomi perchè la persona interessata è ancora in circolazione. Bene, io ero un normale lettore, come adesso, e leggevo interviste di questa persona, un
calciatore, che però non avevo mai sentito parlare; da queste letture mi ero fatto l'idea di una persona di una certa cultura, con un certo modo di esprimersi… Beh, non ti dico la mia sorpresa e il mio sconcerto quando l'ho sentita parlare per la prima volta in tv: una bestia, ti dico, un vero animale, buzzurro e incolto.
BEPPE: eh sì, la tv toglie i veli e non lascia nulla all'immaginazione.
CECCO: per tornare al discorso di prima…
BEPPE: prometto che farò interviste in piazza: “Scusi, lei che cosa pensa di Antonio Rosati? E di Enzo Montemurro?”. Poi ti riferirò l'esito.
CECCO: va beh, ho capito che non vuoi approfondire…
BEPPE: ma non c'è da approfondire, mica posso farti una lezione socio-psicologica sulla genesi della fiducia nè posso sapere perchè al ragionier Tarozzi piuttosto che al salumiere Bigazzi la dirigenza del Varese non dà grande affidamento… Poi magari nella prossima stagione il Varese vince il campionato, viene promosso in serie A e tutti devono ricredersi…
CECCO: bene bene, cambiamo argomento. E' bello che la Pallacanestro Varese abbia la sua nuova sede proprio in piazza Monte Grappa, nel cuore di Varese…
BEPPE: sì, è quasi simbolico. Quello che è stato e credo ancora sia lo sport principe a Varese (malgrado gli attuali fasti del calcio) ha la sua sede nella piazza principale della città.
CECCO: ma stanno già lavorando lì in piazza Monte Grappa?
BEPPE: spero proprio di sì. Spero innanzitutto che Thomas sia guarito e possa di nuovo giocare nella Cimberio, perchè è un ottimo giocatore e credo che, se è a posto fisicamente, possa dare molto.
CECCO: con Stipcevic, Rannikko, Goss e Thomas ci vuole un pivot…
BEPPE: è naturale, ma anche un'ala alta, dopo che Kangur è “saltato” via. Ma di questo parleremo più avanti, anche perchè mi pare che il campionato non cominci tra due o tre settimane…
CECCO: infatti, sarà una lunga attesa… Alla prossima?
BEPPE: alla prossima, con altri commenti, altre opinioni, altre notizie…
BEPPE: mah, quasi certamente quando “Varese Sport” sarà in mano ai lettori la cosa sarà ben definita. Al momento, mentre tu ed io conversiamo, questa sembra la soluzione più probabile.
CECCO: e che mi dici?
BEPPE: ti dirò se e quando la cosa sarà sicura. Non ho voglia di discutere sul niente, anche se la notizia l'hanno scritta i giornali mercoledì e pare dunque accreditata. Senza dimenticare poi che mi pare sia d'obbligo per ogni società avere un direttore sportivo con tanto di patentino. E non mi risulta che Andreini o Milanese siano in possesso del patentino di direttore sportivo. Milanese è agente Fifa, Andreini avrà la patente di guida. Però…
CECCO: però?
BEPPE: però, se la notizia fosse vera, sarebbe un bell'azzardo. Affidare una squadra di serie B a un allenatore che ha guidato solo una squadra di Prima divisione per meno di due mesi mi pare più che una scommessa.
CECCO: come affidare il ruolo di direttore sportivo a persone che non lo hanno mai fatto…
BEPPE: in questo caso ho l'impressione che la cosa sia un po' diversa: in realtà il direttore sportivo lo farebbe praticamente Montemurro che si avvarrebbe della collaborazione interna di Andreini ed esterna di Milanese, nel senso che Andreini sarebbe tesserato e Milanese svolgerebbe le funzioni di uomo di mercato. Ma, ripeto, mentre parliamo la situazione è in divenire e vedremo se davvero le cose andranno così come si prospettavano, al di là del problema del patentino di d.s.
CECCO: così Montemurro, anzichè mettere quattrini nel Varese, magari si farebbe pagare…
BEPPE: eh beh, se è furbo… buon per lui! Ma non è mica detto che sia così. Magari lavora gratis e fa risparmiare uno stipendio al Varese, che ne sappiamo noi?
CECCO: e i giocatori?
BEPPE: vedremo se dopo Pisano se ne andranno anche altri giocatori importanti. Vedo in partenza Ebagua, uno che ha sicuramente mercato dopo i 12 gol segnati.
CECCO: il Varese però non deve tirare troppo la corda e fare una squadra “di minima”: è troppo importante salvarsi…
BEPPE: è fondamentale salvarsi. Anch'io sono tra coloro che pensano che una eventuale retrocessione sarebbe la fine del calcio a Varese perchè c'è troppo divario tra gli introiti della serie B e quelli della Prima divisione e la sproporzione dei costi tra questi due campionati è abissale.
CECCO: avverto in giro grande sfiducia in questa dirigenza, eppure ha ottenuto risultati clamorosi…
BEPPE: è un discorso difficile ma concordo con te: tra i tifosi non c'è grande considerazione nei confronti del presidente Rosati e del direttore generale Montemurro. Ma spiegare perchè ciò accada… non lo so. Credo sia una questione di pelle, c'è una persona che ti ispira fiducia e un'altra che non la ispira.
CECCO: tra l'altro, la maggior parte dei tifosi non conosce personalmente Rosati e Montemurro, quindi il giudizio non può che essere, per così dire, indiretto…
BEPPE: quindi è colpa dei giornali. Anzi, dei giornalisti che scrivono sui giornali… Non è sempre così? Il terremoto in Abruzzo? Colpa dei giornalisti. Il crollo di Pompei? Colpa dei giornalisti. Il disastro della Juventus? Colpa dei giornalisti.
CECCO: beh, non è questo che volevo dire, anche se non scopro mica io che i giornali fanno opinione.
BEPPE: secondo me i giornali fanno opinione su gente di un certo livello, quella che appunto li legge. E questa gente legge opinioni di giornalisti di un certo livello, perchè si suppone che a fare opinione sui giornali siano giornalisti di un certo livello,
mica quelli che si occupano delle spremute di frutta estiva o della messa in piega. Gli altri che non leggono, la maggior parte, si limitano alla televisione.
CECCO: che però è molto più diretta. Ricordo benissimo un episodio di diversi anni fa e non faccio nomi perchè la persona interessata è ancora in circolazione. Bene, io ero un normale lettore, come adesso, e leggevo interviste di questa persona, un
calciatore, che però non avevo mai sentito parlare; da queste letture mi ero fatto l'idea di una persona di una certa cultura, con un certo modo di esprimersi… Beh, non ti dico la mia sorpresa e il mio sconcerto quando l'ho sentita parlare per la prima volta in tv: una bestia, ti dico, un vero animale, buzzurro e incolto.
BEPPE: eh sì, la tv toglie i veli e non lascia nulla all'immaginazione.
CECCO: per tornare al discorso di prima…
BEPPE: prometto che farò interviste in piazza: “Scusi, lei che cosa pensa di Antonio Rosati? E di Enzo Montemurro?”. Poi ti riferirò l'esito.
CECCO: va beh, ho capito che non vuoi approfondire…
BEPPE: ma non c'è da approfondire, mica posso farti una lezione socio-psicologica sulla genesi della fiducia nè posso sapere perchè al ragionier Tarozzi piuttosto che al salumiere Bigazzi la dirigenza del Varese non dà grande affidamento… Poi magari nella prossima stagione il Varese vince il campionato, viene promosso in serie A e tutti devono ricredersi…
CECCO: bene bene, cambiamo argomento. E' bello che la Pallacanestro Varese abbia la sua nuova sede proprio in piazza Monte Grappa, nel cuore di Varese…
BEPPE: sì, è quasi simbolico. Quello che è stato e credo ancora sia lo sport principe a Varese (malgrado gli attuali fasti del calcio) ha la sua sede nella piazza principale della città.
CECCO: ma stanno già lavorando lì in piazza Monte Grappa?
BEPPE: spero proprio di sì. Spero innanzitutto che Thomas sia guarito e possa di nuovo giocare nella Cimberio, perchè è un ottimo giocatore e credo che, se è a posto fisicamente, possa dare molto.
CECCO: con Stipcevic, Rannikko, Goss e Thomas ci vuole un pivot…
BEPPE: è naturale, ma anche un'ala alta, dopo che Kangur è “saltato” via. Ma di questo parleremo più avanti, anche perchè mi pare che il campionato non cominci tra due o tre settimane…
CECCO: infatti, sarà una lunga attesa… Alla prossima?
BEPPE: alla prossima, con altri commenti, altre opinioni, altre notizie…
