Il salto ostacoli nasce nella prima metà del '700 durante le battute di caccia organizzate dai Lord inglesi nei loro manieri. Ben presto questa disciplina divenne un vero e proprio sport e si diffuse in parecchie scuderie. Il primo concorso si svolse a Parigi nel 1900 dove vennero istituite le prime regole di partecipazione. Ad oggi, durante le gare internazionali, gli atleti possono essere valutati grazie a due regolamenti: uno stabilisce il vincitore in base alle penalità accumulate e al tempo impiegato a percorrere il percorso netto, l'altro considera solo la velocità di percorrenza e l'affiatamento del binomio. Il salto ostacoli si identifica nella disciplina dell'equitazione più comune e spettacolare che vede impegnati, cavallo e cavaliere, nell'interpretazione e risoluzione di un percorso a penalità scandito da un tempo massimo.
L'altezza degli ostacoli, la difficoltà del percorso e il numero degli stessi dipendono dalla categoria alla quale si partecipa e dalla preparazione degli atleti. L'altezza degli ostacoli varia dai 60 cm all'1,60 m ( possono anche superare i 2 metri nelle gare di potenza). Gli ostacoli, che variano per quantità da sei a tredici, vengono posizionate all'interno di un campo in sabbia, secondo le disposizioni dettate da un Direttore di Campo e da un grafico che assume la responsabilità di indicare sia la posizione sia la forma del salto. E' molto importante definire la distanza che intercorre tra i salti per evitare rischi durante la competizione e per permettere un movimento fluido all'animale. Prima di ogni gara viene effettuata la ricognizione durante la quale, i concorrenti, studiano gli ostacoli, il percorso e le misure. Durante la maggior parte delle competizioni le ricognizioni vengono effettuate dall'allievo insieme all'allenatore per ottimizzare i tempi e per visualizzare la strategia migliore da tenere in gara.

Gli ostacoli sono costituiti da barriere poggiate su “pilieri”, e da elementi decorativi che creano un'ambientazione a tema. In campo è possibile individuare due tipologie di muri quelli  “verticali”, sono singoli e caratterizzati dall'altezza,  e quelli “larghi” con doppio salto e altezza crescente. E' anche possibile combinare il tutto per creare percorsi di diversa intensità e tipologia, ne sono un esempio la gabbia e la riviera con laghetto artificiale annesso. Il salto è una disciplina Olimpica molto tecnica, prendono parte alle gare uomini e donne di qualsiasi età, ma che siano in grado di rispondere ai requisiti per ottenere risultati soddisfacenti. Vengono giudicati il controllo nell'affrontare l'ostacolo, l'equilibrio e la ricezione. Durante l'esecuzione il giudice può decidere di eliminare i concorrenti se il cavallo disobbedisce due volte, se cavallo o cavaliere dovessero cadere, se si superasse il tempo limite, se il tragitto non venisse affrontato entro 90 secondi dallo start e in caso di errore grave durante il percorso. Viene posta una nota di attenzione anche all'abbigliamento del fantino, vi sono divise, da indossare, regolamentari molto formali che comprendono: una giacca scura, solitamente nera o blu in alternativa è possibile rossa, stivali o ghette nere(introdotte dal regolamento 2010) o stivaletto per i cavalieri su pony, camicia normale o alla coreana per le amazzoni, pantaloni bianchi o beige(eccetto i militari che indossano la divisa di appartenenza), cap nero blu o grigio, cravatta bianca per i cavalieri, plastron bianco per le amazzoni, non sono obbligatori i guanti, il frustino e gli speroni, le ragazze con i capelli lunghi possono scegliere di raccoglierli o di lasciarli sciolti, è molto importante però essere sempre puliti e ordinati per rispetto dei giudici. Nel periodo che si estende da Maggio a Settembre sono autorizzate le divise estive. Il salto ostacoli affascina, riempie di emozioni e adrenalina, è disciplina, tecnica, determinazione. La perfetta fusione dei corpi che sfidano il limite attraverso il tempo.

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