Non è certamente andata come si sperava e in casa Von ora si tirano le somme a seguito di una stagione che vedrà al 99% i bosini retrocedere in promozione.
La matematica non condanna completamente i ragazzi di Luca Bianchi, ma le speranze sono ridotte al lumicino visto che la vittoria contro la capolista Piacenza non basterebbe, ma sarebbe necessaria anche una sconfitta di Treviglio ai danni dell’Aquatica Torino. A parità di punti infatti la differenza reti premierebbe la Von.
Luca Bianchi prova a dire la sua, a valutare tutti i pro e i contro di un’annata fatta di saliscendi e a capire gli errori commessi.
Non è andata come speravate, come ci si sente a non aver raggiunto l’obiettivo che vi eravate prefissati?
C’è tanta amarezza. Abbiamo affrontato la gara di sabato scorso contro Canottieri Milano consapevoli di non fare risultato. Loro sono veramente fortissimi ed hanno un’esperienza nettamente superiore alla nostra.
Purtroppo i giochi si sono chiusi dopo il match contro Treviglio. E’ vero che l’aritmetica non ci condanna ma ci rendiamo conto che si tratta di un’impresa letteralmente impossibile.
Secondo lei, cosa non ha funzionato?
Mi spiace dirlo ma ciò che non ha funzionato in primis è il gruppo. Ci sono stati dei cambiamenti lo scorso anno sia a luglio che a settembre e ciò ha inevitabilmente condizionato la squadra. Mi sono ritrovato con giocatori diversi con capacità ed esperienze diverse ed assemblarli è stato davvero complicato. Come allenatore ho sempre cercato di fare il meglio, ma so che non sempre ci sono riuscito.
A livello personale cosa le dispiace di più?
La cosa che più mi spiace è aver modificato la mia filosofia. Io sono molto rigido ma quest’anno ho cercato il più possibile di andare in contro ai ragazzi e sono venute meno alcune mie prerogative. Mi chiedo come sarebbero andate le cose se avessi mantenuto la mia rigidità, ma so che con il senno di poi siamo bravi tutti.
Domani ultima sfida in casa della capolista Piacenza, come l’affronterete?
Al di là del discorso della speranza, io pretendo una squadra che lotti fino alla fine. I miei ragazzi non dovranno mollare nulla ed onorare una stagione che ha avuto si molte ombre, ma anche qualche luce: basti pensare all’inserimento di alcuni giovani in prima squadra. Spero che tutto ciò ci porti ad imparare dai nostri errori.
Mariella Lamonica