Arturo Lupoli è stato uno dei primi acquisti dell’estate del Varese. L’attaccante arriva da una stagione sfortunata con il Grosseto, squadra con la quale ha passato le ultime due stagioni; prima due anni ad Ascoli ed esperienze in Inghilterra con le maglie di Norwich e Scheffield United. Nato a Brescia il 24 giugno 1987 ha giocato nelle giovanili di Parma e Harsenal. All’età di 20 anni è stato acquistato dalla Fiorentina, maglia però che non ha mai vestito. Il Varese lo ha blindato con un contratto triennale.
Che stagione ti aspetti?
“Sono arrivato a Varese pieno di energia e carico di buoni propositi. Cerco il rilancio. Il Varese è una delle squadre più importanti della cadetteria e nelle ultime stagioni è stata sempre protagonista. Di sicuro vogliamo esserlo anche quest’anno”.
Un contratto triennale come stimola un giocatore?
“La società mi ha dato piena fiducia e io voglio ripagarla. Non sono uno che si sazia facilmente. Sento addosso una grande responsabilità e non voglio deludere nessuno: né me, né la società e soprattutto neanche i tifosi”.
Cosa ti hanno lasciato le esperienze all’estero?
“Sicuramente sono state particolarmente formative dal punto di vista tecnico. Tra Italia e Inghilterra sono praticamente sette anni che sono impegnato in campionati di Serie B, credo di essere cresciuto, ma mi manca la stagione della conferma. La voglio qui a Varese”.
Il Varese ti ha cercato la scorsa stagione con Castori in panchina, che ti aveva avuto ad Ascoli, perché non si è verificato il tuo trasferimento?
“In realtà perché mi ero infortunato alla caviglia e sono dovuto star fermo 2 mesi e mezzo. Non mi sembrava il caso di iniziare una nuova avventura. Non era il momento giusto. Adesso lo è, mi sento pronto e voglioso di iniziare una bella stagione”.
Conoscevi già qualche compagno?
“Soltanto Rea e Momenté, li ho incontrati come avversari ai tempi del settore giovanile”.
Terminata la prima settimana di lavoro, il ritiro in Valle d’Aosta è alle porte, sensazioni?
“La settimana è andata via liscia e senza intoppi. La squadra ha già un buon gruppo su cui lavorare bene, mi sono integrato bene con i nuovi compagni e sono certo che faremo un’ottima stagione”.
Cosa ti aspetti dal ritiro?
“Di lavorare sodo come sempre si fa nei ritiri. Mi piace il lavoro che ci stanno facendo fare mister Sottili e il suo staff. Come tutti i ritri si fa e si farà molta facita, ma alla lunga il sacrificio paga e i frutti della preparazione si vedranno durante la stagione”.

Elisa Cascioli
(foto Ezio Macchi)