Entrati dalla porta di servizio. Usciti dal portone principale. A braccia alzate, naturalmente. La stagione 2012-2013 del Basket Tradate, la prima della società biancoverde a livello di serie C2, si riassume in un immaginifico dentro-fuori che esprime nel migliore dei modi stati d’animo e sensazioni covati da coach Giulio Besio e dal suo clan. “Dodici mesi fa, giorno più, giorno meno – ricorda Besio -, la Federazione ci comunicava l’ammissione al campionato di serie C2 con un ripescaggio che “sanava” la grande sfortuna che ci aveva tormentato durante i playoff di serie D. Però, proprio quella promozione arrivata in extremis è stata la molla che ci ha tenuti in carica per tutta la stagione fornendoci due grandi motivazioni: dimostrare di meritare la categoria e conquistare la salvezza”.
Missione compiuta, direi.
“Sì, senza dubbio alcuno e, alla fine – continua il tecnico tradatese -, raccogliendo grandi soddisfazioni perché l’adattamento alla nuova categoria, già difficoltoso di suo, inizialmente ha risentito di alcune defezioni per infortuni e problemi di lavoro. Dunque, grossi problemi, che il gruppo ha però superato dimostrando un’eccellente etica di lavoro, coesione e grandissima mentalità nel voler costruire, nella seconda parte della stagione, nuovi assetti. Così, grazie ad alcuni innesti, la squadra è man mano migliorata, raggiunto una solidità tecnico-tattica importante per ottenere diverse vittorie: alcune belle, altre prestigiose, ma tutte fondamentali per tagliare il traguardo salvezza con un buon anticipo sui tempi evitando il rischio playout. Quindi, bilancio conclusivo più che positivo per un club che all’esordio in C2 ha prodotto ben oltre le aspettative”.
Ricordate e archiviate le aspettative è il momento delle prospettive: quali quelle che avete in mente per la stagione 2013-2014 che sta cominciando?
“L’idea principale è stata quella di puntare sulla continuità. Pertanto abbiamo lavorato su due fronti:  confermare il più possibile il gruppo che ha fatto bene nella stagione appena passata e provare ad allargare lo spazio disponibile per i giocatori tradatesi, ragazzi cresciuti nel nostro vivaio. Direi che, a conti fatti, i dirigenti della società si sono mossi molto bene perché oltre aver confermato tutto il nucleo “storico” della squadra (Anselmi, Picotti, Ciardiello, Franzetti, Marzorati, Rossi, Ferrario, Turconi) sono tornati alla base due giocatori di spicco come Fogato (play-guardia, classe ’88) e Casotto (centro, classe ’84)”.
Ed ora, messi definitivamente in cantina i patemi legati all’esordio in C2, con un anno di esperienza in più e molto più talento a disposizione, a Tradate ci sarà di che divertirsi…

Massimo  Turconi