Come anticipato ieri, dovrebbe essere proprio Frank Hassell (nel fotomontaggio con la maglia di Varese che lo scorso anno fu di Mike Green) l’ultimo rinforzo della Cimberio che andrà a completare il roster della squadra di piazza Montegrappa.
Ciò che divide le due parti, al momento, è solo la firma sul contratto che darebbe l’ufficialità ad un’operazione che tutta la città seguiva con ansia da ormai troppo tempo, curiosa di capire quale giocatore avrebbe preso il posto di Bryant Dunston.
Ovviamente, con i tempi che corrono, il fatto di avere un accordo di massima a voce non garantisce nulla, anzi; le esperienze vissute prima con Mensah-Bonsu e poi Mbakwe, rendono il tutto ancora più instabile poiché Varese non può garantire le somme di cui disporrebbero altre eventuali concorrenti, nonostante per il lungo classe 88 originario della Virginia la società biancorossa abbia destinato tutto il tesoretto rimastole a disposizione chiudendo, di fatto, la possibilità di trovare eventuali sostituti di Bruno Cerella. Il che porterebbe a 9 le rotazioni dei giocatori il prossimo anno. Nulla di male; anche lo scorso anno per via dell’infortunio dell’oriundo la panchina era corta, ma la prossima stagione la Cimberio dovrà fare i conti con l’impegno in Europa e per questo si dovrà fare sempre più affidamento alle esplosioni di giocatori come Rush e Polonara, dalle cui mani dipenderà molto l’esito dell’annata varesina.
Hassel, detto anche il “Carrarmato”, non risponde pienamente alla caratteristiche ricercate da Frates nei giorni scorsi, eppure sembra fatto apposta per una squadra come la Cimberio dotata di un’ottima batteria di esterni, che a loro volta dovranno favorire le doti fisiche del centrone americano sviluppando un gioco corale e rapido.
Sarà questa la vera difficoltà del nuovo coach biancorosso dal momento in cui giocatori come Clark e Coleman amano tenere la palla in mano; se l’architetto milanese riuscirà a levigare queste loro caratteristiche, allora state pur tranquilli e preparatevi ad un’altra stagione esaltante.

Marco Gandini