Oggi è stato il giorno di Carmine Gautieri. Il nuovo allenatore si è insediato sulla panchina al posto del tecnico Stefano Sottili, l’annuncio ufficiale c’è stato ieri sera, e oggi ha diretto i biancorossi per la prima volta. Lavoro pomeridiano al “Franco Ossola” sotto gli occhi di un nutrito gruppo di curiosi. Gautieri è approdato a Varese con il suo staff, il vice Pierluca Cincione, il preparatore atletico Francesco Delmorgine, il preparatore dei portieri Valerio Visconti e il collaboratore Renato Baldi.
Al termine della seduta il nuovo allenatore si è presentato alla stampa: “Sono contento di essere venuto in una piazza come Varese – esordisce -, che è fatta di persone serie che gestiscono un’ottima società. Vengo in una squadra che è ottima e dove si possono fare cose importanti. Attraverso il lavoro ci possiamo togliere grandi soddisfazioni. Sono vicino a Sottili perché so che l’esonero fa sempre male e sono solidale con lui”.
Cosa si sente di promettere? “Creare cultura del lavoro che c’è già. Continuare su questo piano. Ho in mente un’organizzazione ben chiara”.
La sua presenza sugli spalti al “Guido Biondi” era davvero un caso? “Avevo già visto il Varese quest’anno ad Avellino e mi ha fatto una grande impressione. Anche sabato ha fatto una buona gara e ha preso gol nel momento migliore. Io e il presidente non ci eravamo mai visti, mentre Mauro ed Enzo li conoscevo già così come conosco altri dirigenti”.
Sulla squadra aggiunge: “E’ migliorabile sotto tanti aspetti e può dare continuità di risultati”. A livello tattico cosa cambierà? “Il Varese giocherà con il 4-3-3 – risponde Gautieri – e cercherò di mettere in condizioni perfette i giocatori. E’ già stato fatto un buon lavoro. Neto nel 4-3-3 deve adattarsi, ma può tranquillamente giocare”.
Gautieri ritroverà bomber Leonardo Pavoletti che è proprio esploso nel suo Lanciano, in Prima Divisione, contribuendo pesantemente alla promozione della squadra in B: “E’ un giocatore che ha grandi margini di miglioramento, l’ho conosciuto a Lanciano, prima non lo conoscevo, si è rivelato importantissimo. Così come lo è stato lo scorso anno al Sassuolo e come lo è qui. Ha sempre voglia di migliorarsi e ha una cultura del lavoro. E’ stato determinante in due promozioni, sta facendo benissimo e può ancora migliorare”. Stesso discorso anche per Luigi Falcone, anche lui allenato dal tecnico napoletano a Lanciano: “Di esterni nel calcio italiano non ce ne sono più, può fare grandi cose e dipende solo da lui”.

LE PAROLE DI LAURENZA, MONTEMURRO E MILANESE

Elisa Cascioli