L’abbraccio dei tifosi alla squadra in programma stasera in Piazza Monte Grappa chiude una bella pagina della storia della Pallacanestro Varese. Senza vittoria finale e quindi più legata ad aspetti e valori d’altri tempi, oggi decisamente fuori moda. Prima dei tifosi la gente comune, prima dei dirigenti, dei tecnici e dei giocatori gli uomini.
Prima dello sponsor una persona che conclude la serie dei nostri pick and roll.
“Penso che l’abbraccio di stasera nel cuore della città tra la squadra e i tifosi sia la conclusione naturale di una grande stagione che ha visto protagonisti uomini carichi di umiltà che hanno saputo fondersi per il bene comune e quindi della squadra”.
Roberto Cimberio risponde lentamente. Come se volesse ritardare il più possibile la fine di una stagione marchiata da uno striscione esposto al PalaWhirlpool dedicato alla squadra: “indimenticabili”.
“Questa è una squadra che ha entusiasmato l’Italia intera. Se non fosse stato per la presenza costante delle mie figlie in qualche occasione sarei saltato in campo anch’io. Oltre al palazzetto traboccante di entusiasmo, purtroppo a volte con eccessi da condannare senza riserve, a testimoniare l’apprezzamento per questa squadra ci sono il numero degli abbonamenti sottoscritti in estate e poi per i play off, la richiesta incredibile di biglietti e i record di audience ottenuti nelle dirette TV”.
Sport professionistico e sociale sono due aspetti difficilmente conciliabili eppure la Pallacanestro Varese riesce e non da quest’anno anche in questo.
“Giusta considerazione e ulteriore merito per la Società, il Consorzio e gli Sponsor. Sociale vuol dire riuscire a trasmettere i valori che i nostri giocatori dimostrano sul campo anche alle altre persone. Da questo sono nate tante iniziative e attività come ad esempio quella che mi piace chiamare la “Cimberio seduta” che ha fatto e sta facendo vedere a tante persone il basket in carrozzina come una qualsiasi altra disciplina sportiva”.
Forse il successo delle dirette TV dipende anche dal fatto che la Cimberio la guardano anche in Burundi! Se non altro per capire quando potrà programmare il suo viaggio in quel Paese dov’è atteso per il taglio di un nastro.
“In effetti il prolungamento della nostra stagione ha rinviato il mio viaggio in Burundi dove avrò la gioia di vedere operativa la scuola costruita grazie anche a tanti amici e alla Pallacanestro Varese”.
Dalla parte opposta a dove siede lei solitamente, c’è un Cavaliere che durante ogni partita ha ricevuto il coro della “curva” e l’applauso di tutto il pubblico del PalaWhirlpool.
“La passione di mio padre merita tutto questo. A differenza mia ci ha creduto fin dall’inizio. L’affetto della gente comune, dei tifosi e dell’intera squadra che insieme a coach Vitucci gli ha dato un “cinque” anche al termine dell’ultima gara con Siena sono per lui gratificazioni ed emozioni…da scudetto”.
A proposito di scudetto qualcuno ha detto che ora le magliette “WE BELIEVE” indossate in massa dai tifosi hanno perso il loro significato celebrativo.
“Assolutamente no! Queste magliette volevano rappresentare il nostro credere nella squadra e in tutto quello che ha fatto e generato quest’anno. Lo scudetto avrebbe dato loro un valore speciale ma anche così un significato ce l’hanno eccome. “Noi ci crediamo” vale anche per le nostre iniziative sociali alle quali ne aggiungeremo delle altre a breve”.
La gare di semifinale hanno messo in mostra grande equilibrio.
“C’era da aspettarselo. Quando si vede il traguardo problemi e scorie di una stagione vengono messi da parte per puntare il bersaglio grosso. Detto questo ho subito pronosticato  squadra campione d’Italia quella che
sarebbe arrivata in fondo partendo dalla nostra parte del tabellone. Ovviamente confidavo in Varese. Oggi resto di quell’idea e quindi ricorderemo questa stagione come quella in cui siamo arrivati a gara 7 di semifinale con chi poi è diventato campione d’Italia”.
Citando il titolo di un servizio apparso sul mensile “Grazia” si può dire che anche la Cimberio sta correndo fuori dal buio?
“Certamente si. ‘Io corro fuori dal buio’ è uno splendido servizio dedicato ai ragazzi della ‘Cimberio Running San Patrignano’ che nel prossimo mese di novembre correranno la Maratona di New York. Un’avventura, quella negli Stati Uniti, che avrà come prologo un’altra ‘corsa fuori dal buio’ condivisa con i nostri amici dell’Associazione SESTERO: quella dell’handbiker Rita Cuccuru in maglia Cimberio alla Berlin Marathon. Noi ci crediamo”.

RB