CECCO: Beppe, abbiamo finito…
BEPPE: mah, io credo di avere ancora un sacco da fare…
CECCO: abbiamo finito di soffrire e di gioire per le nostre passioni sportive. Almeno sino al prossimo agosto.
BEPPE: ah beh, se è in questo senso… Eh sì, mi sarebbe piaciuto andare ancora per un po’ al PalaWhirlpool, praticamente un giorno sì e l’altro pure…
CECCO: di’ la verità, è stato esaltante, anche se è finita male…
BEPPE: se penso all’intera stagione, non posso che leccarmi le dita. D’altra parte avevamo detto che Siena sarebbe stata la cliente più difficile per Varese, anzi l’avversario più forte in assoluto. Ma non ci volevano grandi intenditori di basket per dire questa cosa…
CECCO: in molti erano comunque di parere diverso. E la Cimberio non poteva comunque scegliersi l’avversario da affrontare in semifinale…
BEPPE: certo che no! Peccato che Milano non sia riuscita nell’impresa di vincere il quarto di finale: è stata a un passettino ma non ce l’ha fatta. E pensare che io, inconsciamente o istintivamente, in quel quarto di finale tifavo Siena, un po’ perché ero come sempre contro Milano (però ammiro Giorgio Armani, anche se non posso permettermi i suoi capi) e un po’ per il rispetto nei confronti di una gran bella squadra…
CECCO: va beh, Milano non avrebbe vinto neppure se tu l’avessi tifata…
BEPPE: che forza, certo che no!
CECCO: con Dunston Varese avrebbe vinto?
BEPPE: non esiste la prova provata ma penso che al 99,9 per cento ce l’avrebbe fatta. Ma anche gli infortuni fanno parte del gioco… Certo che questo infortunio è stato veramente pesante per Varese!
CECCO: a proposito di Dunston, si dice che vorrebbe o dovrebbe provare per la Nba…
BEPPE: guarda, per me Dunston è un mistero. Ha 27 anni e ha giocato in paesi sottosviluppati sotto il profilo cestistico, come la Corea del Sud (Israele è già meglio). Non è un fenomeno ma è il pivot ideale per qualunque squadra abbia dei giocatori con punti nelle mani, come era appunto la Cimberio di quest’anno. Ma io sono anche convinto che quest’anno abbia avuto un rendimento così elevato anche per il contesto in cui ha giocato.
CECCO: ma può giocare in Nba?
BEPPE: giocare no, fare parte di una rosa sì. E’ un giocatore che in allenamento può impegnare duramente anche centri più grandi e grossi.
CECCO: quindi?
BEPPE: quindi non escludo che una squadra della Nba lo possa ingaggiare, ovviamente facendolo giocare in media un minuto e 12 secondi a partita o forse anche meno. Però siamo al solito discorso: come fai (contratto o non contratto e Dunston ha il contratto con la Cimberio in scadenza a fine mese) a negare a un giocatore la possibilità di realizzare il suo sogno?
CECCO: è lo stesso discorso dei giocatori del Varese che vanno in serie A. Grillo ha giocato solo una partita nel Siena…
BEPPE: esempio perfetto! Grillo ha giocato solo l’ultima partita di campionato che non contava nulla, però ha esordito in serie A nello stadio di Napoli, davanti a non so quante migliaia di spettatori, e ha segnato un bellissimo gol. Ce n’è d’avanzo da raccontare ai nipotini e forse una emozione come quella è valsa tutte le panchine che aveva dovuto sfregare da gennaio a maggio…
CECCO: e che mi dici della squalifica del PalaWhirlpool?
BEPPE: una vergogna. I fatti vergognosi, non la squalifica, sia chiaro. Però ricordi che l’ultima volta ti avevo raccontato l’episodio del teppistello di cinque o sei anni che era arrivato ai rotori e aveva tirato in campo una palla di carta? Bene, siamo in linea con questa cosa…
CECCO: l’altra volta mi avevi detto che questo bambinetto ti aveva turbato e mi convinco davvero che sia stato così, visto che me ne parli di nuovo…
BEPPE: Un episodio disgustoso. Ma nel caso che mi citavi, mi spiace, buona parte di responsabilità ce l’ha Sakota: la gente, quella parte di pubblico più esagitata, è stata trascinata alla reazione di Dusan, che sarà anche un bravissimo fioeu ma che nell’occasione ha clamorosamente sbarellato, o sbroccato, per dirla con Ebagua.
CECCO: reazione esecrabile…
BEPPE: assolutamente sì! E ti dico anche che due giornate di squalifica del campo sono poche in confronto a ciò che è successo, anche se per fortuna nessuno è stato colpito dalle bottigliette piene e dagli altri oggetti piovuti in campo.
CECCO: la Federazione aveva forse qualcosa da farsi perdonare…
BEPPE: credo proprio di sì: la vicenda delle squalifiche di Hackett e Brown poi trasformate in deplorazione è stata comica e tragica nello stesso tempo… Anche perchè non puoi prendere delle decisioni del genere senza sapere che i due erano già stati squalificati e che quindi avrebbero dovuto scontare la pena. La verità è che non era successo nulla di grave e che già in partenza nessuno doveva essere squalificato, nè Hackett e Brown e neppure i due della Cimberio. Quindi arbitri e giudice sportivo, che decide agli atti, hanno sbagliato due volte.
CECCO: chi vince la finale?
BEPPE: non me l’aspettavo questa domanda…  Io dico Siena, che ribadisco essere la squadra più forte in Italia, ma non so quanto pagherà le grandi fatiche sostenute contro Varese.
CECCO: mi dici qualcosa sul caso Rosati-Preziosi?
BEPPE: semplicissimo (ma questo è il mio personalissimo parere): Preziosi ha fatto a Rosati un’offerta importante sul piano economico (con gli stipendi che volano nel calcio di serie A, vuoi che non gli abbia offerto un milioncino di euro netto o forse di più?) e Rosati, al quale i quattrini non fanno ribrezzo, ha detto di sì. Io non so se, come ho letto, lui è davvero “un miracolato del calcio che non sa di esserlo”, come lo aveva definito un ex biancorosso (nell’articolo non era specificato chi fosse) e si ritiene un manager del calcio con i controfiocchi. Secondo me lui quest’anno suderà sette camicie, intascherà da Preziosi la sua ricca prebenda e l’anno prossimo ritornerà al Varese che nel frattempo sarà rimasto di sua proprietà. Fine del discorso.
CECCO: circola voce che l’anno prossimo Preziosi gli venderà il Genoa…
BEPPE: ma figurati! Per gestire il Genoa ci vuole altro che un Rosati (parlo dal punto di vista economico), quella società non è mica il Varese…
CECCO: mi pare che di cose ne abbiamo dette abbastanza anche stavolta. E hai fatto anche un paio di previsioni che poi andremo a verificare…
BEPPE: di’ la verità, è la cosa che ti diverte di più… Intanto abbiamo fatto tardissimo, come sempre, per cui…
CECCO: alla prossima…
BEPPE: bravo, alla prossima!

Cecco&Beppe