Si è conclusa l’avventura di Sara Bertolasi e Corrado Regalbuto alle Universiadi disputate a Kazan.
Se per la bustocca la sola soddisfazione è stata quella di vincere la “finalina” chiudendo dunque al settimo posto nella categoria doppio senior, il varesino, capovoga del 4 Senza Pesi Leggeri, dopo il terzo posto nella batteria e la vittoria nei recuperi, si è classificato al 4° posto a due secondi dal Giappone, terzo, con Germania prima e Francia seconda.
“L’obiettivo era dare il massimo per riuscire a centrare il podio -ha affermato il varesino in forza al Cus Pavia-, ma gli avversari ci sono stati superiori. Abbiamo dato il 100% ma non è bastato; la medaglia di legno brucia”.
L’esperienza è stata comunque positiva, tappa fondamentale per la vita sportiva di un atleta.
“Gareggiare contro nazioni provenienti da ognuno dei cinque continenti, vivere in una cittadina a stretto contatto con realtà diversissime tra loro è fenomenale! Basti pensare che il villaggio universitario ospitava più di 13000 atleti. Certo, tornare con un pelo di amarezza in meno sarebbe stato meglio, però lo sport è anche questo”.
La saggezza e la sportività prima di tutto.

Marco Gandini