Ieri pomeriggio a Cairate si è disputata la gara unica degli ottavi di Coppa Italia Promozione tra Union Cairate e Olimpia Ponte Tresa, le due capoliste del girone A del campionato di Promozione. Al triplice fischio, i padroni di casa si sono qualificati ai quarti di finale in virtù della vittoria per 2-0 sull’Olimpia Ponte Tresa grazie ai gol di Martucci e Pavan. Le fasi immediatamente precedenti al termine del match e quelle successive sono state molto concitate, tanto che sono intervenuti anche i Carabinieri.
Dopo aver raccolto ieri le dichiarazioni a caldo dell’Union Cairate, oggi diamo spazio alla versione dei fatti di Vincenzo Rinaldi, mister dell’Olimpia Ponte Tresa: “E’ da luglio che l’allenatore continua ad insultare la nostra società e i nostri giocatori. Tutto quello che è successo ieri è stato la conseguenza di quel clima”. Poi prosegue con il racconto di quello che è accaduto: “La miccia che ha scatenato il nervosismo è stata la rete realizzata da Martucci alla mezz’ora del primo tempo, quando un nostro atleta, precisamente Alessandro Rinaldi, era a terra e dolorante dopo un contrasto di gioco. I giocatori del Cairate non hanno buttato fuori la palla, sono andati avanti a giocare e hanno segnato nonostante tutti noi dicessimo di interrompere l’azione. Non do la colpa ai ragazzi, ma all’allenatore che ha creato una situazione molto tesa e non merita di calcare i campi da calcio”. Continua: “Stavo andando via dopo l’espulsione di Emanuele Rinaldi e mentre stavo passando davanti alla panchina del Cairate sono stato insultato, mi sono girato e sono stato aggredito. In mattinata sono anche andato al Pronto Soccorso a farmi medicare e denuncerò tre persone. Se la giustizia sportiva prenderà dei provvedimenti nei miei confronti lo accetterò”.
Dalla Coppa Italia al campionato: Union Cairate e Olimpia Ponte Tresa, infatti, si incontreranno, ironia della sorte, anche domenica alle 14.30 nel decimo turno di campionato, questa volta, però, a Lavena Ponte Tresa. “Domenica loro verranno in casa nostra e si giocherà la partita in modo tranquillo e sereno. Non abbiamo nessuna rivalsa da prenderci se non sportiva e non devono temere niente – conclude Rinaldi -“.

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