Gli esterni Rivas e Falcone sono risultati i più vivaci nel pareggio arrivato in rimonta con l’Entella. Il primo, alla sua prima partita da titolare, è sembrato mettersi davvero alle spalle il periodo negativo trascorso lontano dal campo a causa di numerosi acciacchi. L’altro ha dato il suo contributo nonostante non fosse al cento per cento per via di un problema alla caviglia che gli ha fatto saltare la trasferta di Roma. Bettinelli lo aveva lasciato in panchina, ma il numero 7 è partito dal primo minuto complice l’infortunio di Zecchin durante il riscaldamento. L’avvio di gara contro l’Entella è stato choc con due gol subiti su angolo nel giro di pochi minuti. «Abbiamo avuto un inizio timido e quei due gol ci hanno tagliato letteralmente le gambe» racconta Falcone. «Da apprezzare però la reazione, dalla quale abbiamo tratto beneficio per poter ripartire e trovare il pareggio. Siamo un gruppo fantastico, sempre unito nel bene e nel male; la sfida di sabato ne è la testimonianza lampante». A riaprire la partita è stato proprio l’esterno che si è incaricato di battere un rigore delicato poco prima dell’intervallo. Specialista del dischetto: tra questa e la passata stagione, il classe ’92 ha segnato quattro gol tutti su rigore: «Io e Lupoli di solito ci alterniamo e toccava a me. Mi piace calciare i rigori e non ho avuto paura. Sono felice di aver segnato di fronte ai miei genitori che erano in tribuna. Vengono spesso a vedermi perché non ce la fanno a stare lontano da me».

Il pareggio è arrivato grazie a Neto. “Che dire… è un giocatore fantastico e lo sappiamo. Ci ha salvato anche in altre circostanze ed è un capitano dentro e fuori dal campo. E’ un fuoriclasse e averlo come compagno è fantastico. Lui sta facendo cose straordinarie, ma dividerei il merito con il resto della squadra. Perché tutti danno tutto”.
L’ultimo posto in classifica non spaventa? “Ho poca esperienza in B, ma dico che dobbiamo pensare giornata dopo giornata. La scorsa stagione è stata strana. Si vinceva e si parlava di playoff, si perdeva e si parlava d playout. Dobbiamo crederci e pensare ad un avversario alla volta”.

Elisa Cascioli