Dopo 680 partite in Serie A (7.6 punti di media, 3.8 rimbalzi, 1 rubata e 1 assist), 3 scudetti con Varese, Fortitudo e Mens Sana, 1 Coppa Italia con Bologna, 2 Supercoppe Italiane con Verona e Siena, due campionati di Legadue con Varese e Pistoia, un argento olimpico ad Atene nel 2004, un oro ad Eurobasket del 1999, un argento in Spagna nel 1997 e un bronzo nel 2003, Giacomo “Gek” Galanda, quest’anno, ha detto stop.
Lo ha fatto a conclusione di una stagione favolosa a Pistoia dove, da capitano, ha guidato i suoi ai playoff contro Milano dopo un’annata cominciata a rilento ma proseguita in una maniera quasi fiabesca. Noi di Varese lo abbiamo ringraziato più volte per quanto fatto qui. In occasione di gara-3 di finale playoff tra Milano e Siena, invece, a ringraziarlo è stato tutto il movimento cestistico con un riconoscimento alla carriera che il basket italiano gli doveva.galanda

Come si sta da “pensionato”?
“Pensionato mica tanto -racconta divertito-. Diciamo che ho chiuso un capitolo della mia vita per aprirne uno nuovo. In questi anni ho davvero ricevuto tanto dal basket e sono stato fortunato perché ora, guardandomi indietro, non ho rimpianti. Questo perché anno dopo anno ho avuto la capacità di mettermi sempre in discussione, anche quando forse qualcuno mi dava per spacciato. Questa mia capacità mi ha portato già ad accettare la proposta di Pistoia di entrare nello staff dirigenziale. Sarò una sorta di General Manager, anche se con dei compiti anomali. Sarò di fatto un supervisore con il compito di raccordare e coordinare le diverse componenti della società, anche se non abbandonerò l’aspetto del gioco e, soprattutto, del settore giovanile. Voglio che Pistoia, sotto questo punto, diventi un punto di riferimento”.

galanda coppa galanda coppaProgetto ambizioso…
“Non troppo. Non dobbiamo considerare Pistoia come una bella favola che, da neopromossa, è arrivata a giocarsi i playoff contro la corazzata milanese. Semmai, la squadra toscana, è una fantastica realtà che, da quando è stata rifondata, è arrivata ad essere una luce in uno sport come il nostro”.

Intanto Varese festeggia il ritorno di Pozzecco…
“Era nell’aria da parecchio tempo. In un anno e mezzo a Capo d’Orlando ha fatto benissimo dimostrando di avere grandi capacità. E poi parliamoci chiaro… Chi meglio di lui può rilanciare la squadra biancorossa dopo la difficile annata dello scorso anno? È un simbolo per Varese e in questo momento è l’uomo giusto, nel posto giusto al momento giusto. Sono convinto che saprà fare bene”.

E Galanda? Lo vedremo mai a Varese?
“Ora sto bene dove sono -dice concludendo-. Ma mai dire mai…”

Marco Gandini