“Stagione davvero convincente, ma c’è un po’ di rammarico per il finale”, è questo l’esordio di Paolo Ambrosetti, presidente e giocatore dei Gorillas Varese che hanno concluso da poche settimane il loro primo campionato. Dopo tanti mesi di preparazione e di attesa, i Gorillas sono finalmente scesi in campo nello scorso mese di marzo per la prima partita ufficiale del campionato di Terza Divisione. E, ironia della sorte, i Wolverines Piacenza sono stati gli avversari che hanno segnato il debutto e la fine dell’annata biancorossa; in entrambe le circostanze, i piacentini hanno avuto la meglio di misura e la sconfitta per 10-8 del 1° giugno ha decretato l’eliminazione dei Gorillas dai quarti di conference.
gorillas gruppo ingresso“Siamo stati molto bravi per tutto l’arco dell’anno. Ci siamo allenati con impegno e i risultati positivi sono arrivati di pari passo con prestazioni sempre più convincenti. Motivo di orgoglio per noi sono state le tre vittorie inflitte agli Hammers Lario che, contro di noi, si sono sempre dovuti arrendere e con uno scarto via via maggiore. Non nascondiamo che ci è dispiaciuto uscire di scena contro i Wolverines Piacenza nei quarti di finale anche perchè abbiamo perso solo di 2 punti e contro una compagine nettamente più esperta di noi. Ma, appena finita la gara, ci siamo subito messi attorno ad un tavolo con l’obiettivo di migliorarci nella prossima stagione. Siamo molto determinati”.
Qual è stato il segreto di un anno più che buona?
“La nostra arma in più è stata il gruppo. Abbiamo giocatori giovani che si sono calati immediatamente nella nostra realtà mettendosi a disposizione e dimostrando impegno. Siamo uniti in campo e anche fuori, come dimostrano le tantissime uscite che facciamo insieme. Siamo un gruppo di amici e questo, a mio modo di vedere, conta molto. In più, abbiamo allenatori davvero preparati come Leonardi Galvan, l’head coach. Galvan ha saputo gestire lo spogliatoio con la giusta combinazione di severità e comprensione e credo che sia per questo che tutti i ragazzi lo adorino. E’ un’ottima persona e un ottimo tecnico”.
Wolverines Gorillas 3Oltre ad essere una squadra completamente nuova, siete anche una realtà altrettanto nuova. 
“I Gorillas Varese si differenziano da qualunque altra squadra. Siamo infatti una cooperativa e la dirigenza è eletta da noi stessi. Inoltre, il nostro è un club autarchico e, ad esclusione di due giocatori, uno di Busto e uno di Carnago, i ragazzi che giocano da noi sono tutti di Varese. Non abbiamo nessun interesse ad ingaggiare giocatori  che vengono da fuori, ma preferiamo valorizzare chi c’è nel territorio. Il nostro scopo è crescere e far maturare i giovani”.
E alcuni giovani si sono già messi in luce quest’anno. Di chi si tratta?
“I ragazzi alla prima esperienza con il football e che ci hanno davvero stupito sono Jacopo Viganò, Andrea Da Siena, Erlindi Mysliu, Simone Zanzi, Lorenzo Cavallina, Nicolò De Peverelli. Sono tutti giovanissimi e hanno disputato una stagione eccezionale. Ma non voglio dimenticarmi degli altri che sono stati altrettanto fondamentali”.
Guardando al futuro, in casa Gorillas cosa si vede?
“Abbiamo due, anzi tre, grosse novità. Stiamo allestendo una squadra femminile e ad ora sono già più di 10 le ragazze che vogliono cimentarsi in questo sport; con il professor Federico Marsico stiamo diffondendo e diffonderemo ancora il football nelle scuole e contiamo di formare una squadra di flag under 13 e magari anche under 15; ma, infine, abbiamo una grossa novità in serbo in collaborazione con il Rugby Varese, ma per ora è top secret”.

SKORPIONS VARESE

Laura Paganini