Sarà Germania-Argentina, Europa contro America, la finale dei Mondiali di domenica sera alle ore 21 al Maracanà di Rio De Janeiro. Brasile e Olanda si sfideranno invece a Brasilia un giorno prima, sabato sera alle ore 22, per il terzo posto.
Al contrario della spumeggiante Brasile-Germania, quella tra Olanda e Argentina è stata una partita bloccata, per nulla emozionante e, inevitabilmente, a tratti sonnolente; nessuna delle due formazioni è realmente riuscita a mettere in difficoltà l’altra e le stelle, Messi da una parte e Robben dall’altra, non si sono mai accese.
Inevitabili i tiri dal dischetto e questa volta, esauriti i cambi prima della fine dei supplementari, Van Gaal non ha potuto contare sul pararigori Krul, eroe della vittoria sulla Costa Rica. E il protagonista della serata diventa Romero, l’estremo difensore della Sampdoria, che para due rigori, il primo a Vlaar, il secondo a Sneijder. Gli argentini sono freddi, non falliscono dagli 11 metri e volano in finale, al quinto atto conclusivo della loro storia. Il rigore del 4-2 definitivo è Maxi Rodriguez.

Olanda – Argentina 2-4 d.c.r. (0-0)
Olanda (3-5-2): Cilessen; Vlaar, De Vrij, Martins Indi (dal 24′ Janmaat); Kuyt, Wijnaldum, De Jong (dal 62′ Clasie), Sneijder, Blind; Robben, Van Persie (dal 96′ Huntelaar). Allenatore: Van Gaal.
Argentina (4-3-1-2): Romero; Zabaleta, Garay, Demichelis, Rojo; Perez (dall’81’ Palacio), Mascherano, Biglia; Messi; Lavezzi (dal 100′ Maxi Rodriguez), Higuain (dall’81’ Aguero). Allenatore: Sabella.
Arbitro: Cakir (Turchia)
Note – Ammoniti: Martins Indi (O), De Michelis (A), Huntelaar (O)
Rigori: Vlaar (O) parato, Messi (A) gol, Robben (O) gol, Garay (A) gol, Sneijder (O) parato, Aguero (A) gol, Kuyt (O) gol, Maxi Rodriguez (A) gol

Laura Paganini

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