Se saranno loro la risposta al deficit tecnico accusato dalla Pro Patria, lo scopriremo solo vivendo. Nel frattempo, limitiamoci a giudicare dalle apparenze che, per quanto ingannevoli, spesso dicono tutto (o quasi). Di chi parliamo? Degli ultimi arrivati in casa biancoblu presentati oggi allo “Speroni” sotto la regia attenta del DT Pippo Antonelli. Il nuovo che avanza porta i nomi (e le speranze) di Alain Baclet, Alessio Cannoni, Andrea D’Errico (tutti acquisiti sulla sirena del mercato) oltre allo svincolato ex Viareggio Fabio Lamorte.
Da chi cominciamo? Dal più navigato, il franco-ghanese Baclet desideroso di riscattare le ultime stagioni così così: “Le annate opache? Un po’ le circostanze, un po’ gli allenatori e poi anche un po’ colpa mia. Comunque è tutto alle spalle e là davanti, con Serafini, non si può che fare bene”. Insomma, idee chiare e poche menate. Le stesse che esibisce anche Lamorte sulla cui anagrafe ferale evitiamo spericolati sillogismi: “I problemi societari non ci devono toccare. Dobbiamo fare il nostro lavoro perchè per questo siamo pagati (poco, insinua sibillino il buon Antonelli)”. La pazienza necessaria a sopportare l’estenuante romanzo del passaggio di proprietà servirà anche per vedere all’opera D’Errico che, al primo allenamento, ha subìto una ricaduta dell’infortunio accusato un mese fa a Barletta: “Ne avrò per un po’ ma sono molto felice di essere arrivato a Busto”.
Sulla materia interviene Antonelli che gela la platea secondo copione: “Non vorrei spaventare nessuno ma la vera Pro Patria non potremo vederla prima di un mese“. Che ci fosse la magagna ce lo aspettavamo ma, messa così, fa un certo effetto. Con 26 giocatori tesserati, lo spazio non dovrebbe essere molto ma SuperPippo mette nel mirino altre operazioni: “Dovremmo chiudere con qualcuno dei ragazzi in prova (Lepiller, Capitani, Kieremateng, Oliveira jr e gli altri visionati in queste settimane, ndr), ma tutto dipende da quanto succederà in società”. Ecco, appunto, alla fine si casca sempre lì. Il giro di tavolo si chiude con l’aretino Cannoni che, a dispetto del cognome, evita sparate: “Mi sto preparando da metà luglio ma devo ancora ambientarmi”. Intanto, il campionato non aspetta. Tra meno di 48 ore sarà già tempo di seconda giornata con la visita al lanciatissimo Pavia di Maspero prima dell’infrasettimanale con l’Albinoleffe e della presentazione dell’11 al Busto 81 (formazione bustocca neo-promossa dalla Prima Categoria). Non importa che la Pro Patria sia in ritardo o incompleta. L’importante è che cominci a correre.

Giovanni Castiglioni