Manca ancora tanto al via ufficiale del campionato di Eccellenza. Eppure tutte le squadre sono già al lavoro. In questo periodo, speranze e sogni di giocatori, dirigenti e tifosi, si stanno mescolando in un turbinio di emozioni legate a quella grande passione che è il calcio.
Tra le squadre che non hanno perso tempo, c’è la Sestese di patron Brovelli. Dopo il raduno di martedì, i biancoazzurri si sono già imposti nella prima amichevole estiva, avendo la meglio contro il Borgomanero, squadra che milita nel campionato di Serie D.

“Stiamo parlando solo di un’amichevole di agosto -“smorza” i toni Massimiliano Ranoia, neo tecnico della compagine varesotta-. Abbiamo ancora tanta strada da fare. Mi è piaciuto però lo spirito con il quale i ragazzi sono scesi in campo; se c’è quello, una parte di lavoro è già fatta. Ora penseremo a migliorare gli altri aspetti altrettanto importanti”.Massimiliano Ranoia

Per Ranoia, che raccoglie la “pesante” eredità di Giorgio Dossena, si tratta della prima vera esperienza da allenatore di una Prima Squadra in Eccellenza dopo quelle trascorse nelle giovanili della Solbiatese e del Borgomanero.
“Sono onorato di avere questa opportunità. Il calcio è la mia vita e la Sestese mi ha dato modo di mettermi alla prova con quella che è la mia più grande passione; mi rendo conto di essere una persona ‘privilegiata’. Anche per questo motivo cercherò di dare sempre il meglio di me per rispetto nei confronti di coloro che, invece, non hanno la mia stessa fortuna. Come se non bastasse, le persone che gravitano intorno all’universo Sestese, e che ho già avuto modo di conoscere, sono tutte fantastiche e pulite. Di meglio non si poteva chiedere”.

I tuoi modelli?
“Mi piace il calcio catalano -ribatte-, perché è uno stile che ha riportato la voglia di divertirsi, caratteristica che in quello italiano, impeccabile dal punto di vista tattico, forse si sta un po’ perdendo. Alle partite preferisco gli allenamenti, perché sono queste le situazioni dove un giocatore può esprimere la sua vera essenza (nelle partite ci sono troppe variabili); ed è li che uno impara a fronteggiare ogni tipo di circostanza”.

Hai già conosciuto i “tuoi” ragazzi. Che impressioni hai avuto?
“È un gruppo unito che ha rapporti anche al di fuori dell’ambito calcistico. Voglio che siano disponibili tra di loro e che riescano a mettere in campo le tre componenti del calcio che vorrei: cuore, testa e piedi. Voglio che credano in quello che fanno perché la vittoria arriva solo attraverso l’affermazione del proprio credo calcistico. Ci lavoro da poco, ma ho già visto ottime indicazioni da parte di tutti loro”.

Obiettivi?
“Per ora, che siamo in piena fase di costruzione, pensiamo a fare crescere il gruppo. Dopodiché, quando faremo le valutazioni del caso, penseremo a dove potremo arrivare”.

La Sestese tornerà a giocare domani ore 16:30 a Pombia (NO) contro il Varallo e Pombia di Alessandro Ferrero e del d.s. Sandro Testa.

Marco Gandini