Sfortuna, poca forma fisica, un grande portiere avversario o la scarsa determinazione? Qual è il motivo della terza sconfitta casalinga del Varese – nonché la terza consecutiva? E’ dura trovare solo una causa: sappiamo tutti che è un momento no per i biancorossi di WP_20140426_006Sottili, ma i segnali di ripresa tardano ad arrivare, come testimoniato oggi pomeriggio nella partita WP_20140426_004 (2)contro il Lanciano. Gennaro Gattuso (foto a destra) – intervistato a fine primo tempo – aveva già fotografato bene la sfida: “E’ – ha detto l’ex allenatore del Palermo – una partita equilibrata fra due buone squadre, ci starebbe il pareggio. Non c’è grande ritmo, anche per colpa dei primi caldi. Pavoletti è un ottimo giocatore, perfetto per la categoria”. Antonio (foto a sinistra) la mette sull’atletismo: “Il Varese è scoppiato, è giù di forma. Anche se, a dirla tutta, ad inizio ripresa meritavamo il pari. Loro poi hanno giocato per controllare il risultato. La sconfitta poi è stata logica”. Parere diverso invece per Isacco (foto in alto), inguaribile ottimista anche in questa situazione. “E’ stato – ha detto – un risultato immeritato, le occasioni le abbiamo avute. Diciamo un grande grazie a Pavoletti che lotta sempre: gli altri imparino da lui. Io credo ancora nei playoff: fino alla fine. Ci vuole la stessWP_20140426_008a grinta di quando è ritornato Sottili: dobbiamo mangiare il campo”. Per Francesco il Varese “ha giocato male, è mancato gioco e grinta. C’è stata anche sfortuna, loro hanno fatto solo quel calcio di punizione…se si perde a Cittadella è dura, sono però fiducioso nella salvezza”. Walter (foto a sinistra) è lucido e analizza la situazione anche dalla parte degli avversari: “Loro sono venuti qui per pareggiare e si sono difesi dall’inizio alla fine. Il loro portiere è stato super, la pecca è stato far giocare fuori posizione Falcone. È stata comunque una partita strana, come ne abbiamo già viste altre”. Tanti spunti per mister Sottili, la speranza è che già a Cittadella si possa vedere qualcosa di diverso.

Luca Mastrorilli