58 punti conquistati alla fine del campionato regolare (18 vittorie, 4 pareggi e 8 sconfitte) che sono valsi il secondo posto alle spalle della Varesina, ostacolo Gavirate superato in semifinale dei playoff, finalissima provinciale centrata ma persa contro la Rhodense, sconfitta ai quarti di finale della Coppa Italia Promozione contro l’Alcione, poi vincitrice della manifestazione: sono questi i numeri e i risultati ottenuti dall’Union Cairate nell’annata appena conclusa.
“E’ stata una stagione molto positiva – spiega mister Pasquale Curatolo (in foto a destra) -. Ad inizio stagione tutti gli addetti ai lavori ci davano terzi in classifica alle spalle della corazzata Varesina e anche dell’Olimpia Ponte Tresa; invece, a conti fatti, abbiamo fatto nettamente meglio dell’Olimpia, siamo la seconda miglior classificata di tutti i gironi del campionato di Promozione per quanto riguarda la Lombardia e, guardando all’anno solare 2013, siamo la squadra che ha vinto più partite di tutte le altre a pari merito con l’Alcione. Tanto male non abbiamo fatto, dunque”.
Soddisfatti per quanto fatto, ma non c’è un po’ di rammarico per come si è concluso l’anno?
“Siamo molto dispiaciuti per aver perso in finale contro la Rhodense e quel 2-1 è bugiardo, a parer mio; meritavamo noi e non la Rhodense di qualificarci al terzo turno dei playoff. In quella partita ha pesato tantissimo il rigore dato dall’arbitro ai nostri avversari per un fallo di mano che non c’era e per di più al terzo minuto di recupero del primo tempo quando erano stati segnalati solo due minuti di extra time; è stato un fattore decisivo che ha permesso alla Rhodense di andare al riposo avanti per 1-0. Inoltre, l’arbitro non mi ha più permesso di ritornare in panchina e continuare a dare indicazioni ai miei ragazzi che ne hanno indubbiamente risentito in tutta la seconda frazione di gioco. E non è stata l’unico errore arbitrale dell’anno…”.
In quali altre circostanze hanno pesato le decisioni dei fischietti a vostro svantaggio?
“Contro la Varesina siamo stati vittime di errori clamorosi che ci hanno enormemente penalizzato. Avevamo segnato ma in modo inspiegabile l’arbitro ha annullato la rete, mentre alla Varesina è stato convalidato un gol in netto fuorigioco. Il risultato di 2-0 in favore dei nostri avversari ha permesso loro di portarsi a -1 in classifica rispetto a noi e di cominciare la scalata verso l’Eccellenza. Sono stati abbagli che, nell’economia del nostro campionato e dei nostri obiettivi, hanno pesato tantissimo”.
Dopo quella sconfitta contro la Varesina nel girone di ritorno per voi è iniziato un periodo di forte difficoltà. Cos’è successo?
“Siamo stati in vetta alla classifica per larga parte della stagione; poi abbiamo avuto alcuni problemi all’interno dello spogliatoio e siamo crollati. Alcuni giocatori anche importanti, a causa di alcune intemperanze, non sono stati più ritenuti consoni al progetto del Cairate. Abbiamo certamente perso qualità senza di loro, ma il gruppo si è ricompattato e abbiamo cominciato a lavorare bene. Non per niente ci siamo ripresi anche sotto il profilo dei risultati e abbiamo disputato un ottimo finale di campionato fino al secondo turno dei playoff che, come ribadisco, ci ha visto penalizzati. Purtroppo nei momenti cruciali alcune decisioni arbitrali ci hanno colpito”.
Parlando di lei, per sei settimane non ha potuto guidare la sua squadra dalla panchina. Come ha vissuto quel periodo?
“Io e i miei ragazzi ne abbiamo risentito. Gli arbitri sono permalosi e noi ne abbiamo pagato le conseguenze, io in particolare. Non mi sembra di dire chissà quali parole contro agli arbitri, in serie A e non solo se ne sentono di peggio, ma a subire sono sempre io. Sulla nostra strada o troviamo arbitri che ci penalizzano o ci scontriamo con realtà più grandi come quella della Varesina di quest’anno che non ci permettono di avanzare di categoria. Certo, in parte è colpa nostra, ma il più delle volte ci pieghiamo ad una variabile imprevista e prima non calcolabile”.
Dalle sue parole traspare soddisfazione ma anche tanta amarezza. Ha ancora voglia di rimettersi in gioco per un’altra stagione?
“A Cairate sto bene e in questa piazza so perfettamente come si lavora. Non nego, però, che se dovesse chiamarmi una squadra di professionisti ci penserei seriamente. Sono un allenatore, ho maturato esperienza e martedì 10 giugno darò gli ultimi esami per prendere il patentino da professionista; non nego che un’avventura in una categoria superiore mi alletta”.
I bilanci di altre squadre di Promozione:
TRADATE
GAVIRATE
MORAZZONE
OLIMPIA PONTE TRESA
Laura Paganini