Tre allenatori, due direttori sportivi (o affini), ventisei giocatori utilizzati. Nel calcio, quando ti affidi alla moltiplicazione, il minimo che ti possa capitare è di essere regolarmente punto e a capo. I numeri in questione riguardano (ovviamente) la Pro Patria dove sulla materia “Gestione allargata ed altri disastri” si potrebbe tenere a pieno titolo un simposio. Soprattutto se a quanto elencato si aggiunge anche la delega che ad inizio stagione Vavassori avrebbe concesso ad un franchising dai precedenti non proprio incoraggianti. Il risultato è quello attualmente sotto gli occhi: terz’ultimo posto e possibilità di evitare i playout ridotta a mera eventualità statistica.
Tutto arcinoto, sia chiaro, ma comunque ulteriormente riverberato nel Monday Night di Cremona dove i soliti nodi sono giunti al pettine dell’ottava sconfitta stagionale. La prima dell’era Tosi, subito nella centrifuga causa (questo il capo di imputazione) compito svolto sotto dettatura. A pensar male si fa peccato e quindi, sull’argomento, il tecnico toscano si professa immacolato: “Tutte scelte farina del mio sacco. Anche quella di Ulizio“. Dai e dai si finisce sempre lì. Sulle generalità del centrocampista sardo la cui anagrafe rimanda inevitabilmente al sottinteso più taggato dell’autunno tigrotto. Un omissis tanto reiterato da far impallidire il Keyser Soze de “I soliti sospetti”: tutti ne parlano, nessuno l’ha mai visto. Allenatore compreso: “Quando sono arrivato a Busto ho parlato con Vavassori e Tricarico. Nessun altro”.
Ma torniamo alla rifinitura sul sintetico del “Bellini” di Castellanza e ai due temi caldi del momento: il Venezia nel futuro prossimo, il mercato in quello anteriore. Quanto alla stretta attualità, l’analisi è scarna ma efficace: “Domani vogliamo fare risultato. Sarà una squadra più alta e aggressiva. Dovremo essere bravi a togliere i punti di riferimento”. La fragilità (tecnica e nervosa), è il fil rouge della stagione: “Questa gruppo ragiona ancora troppo individualmente. Bisogna crescere come collettivo. Ma ci vuole tempo“.
Sul fronte mercato, invece, la sensazione (a occhio e croce) è che sarà più effervescente di quanto messo in conto: Arati in uscita (se troverà una sistemazione), Botturi in stand-by, Bovi chissà, D’Errico probabile partente (solo rumors, ma da non sottovalutare), più il recupero di Baclet più complicato del previsto. Uno scenario estremamente fluido che porterebbe per converso ad almeno un’acquisizione per reparto con l’invocato rientro alla base di Giampaolo Calzi praticamente cosa fatta. Ipotesi che Tosi nè conferma, nè smentisce: “Ho le idee chiare. Bisognerà vedere quali saranno le possibilità societarie. In ogni caso, rinforzare difesa e centrocampo è la priorità“.
La formazione anti-Venezia? Con Guglielmotti e Ulizio squalificati, Bovi influenzato, Botturi non ancora al top e Arati sorprendentemente tra i convocati, il 4-4-2 (o 4-3-1-2) biancoblu dovrebbe prevedera Melillo in porta, Cannoni, Lamorte, Anderson e Gerolino in difesa, Candido e Taino sulle fasce con Cannataro e Giorno (più avanzato) interni a centrocampo, Serafini (assente ad inizio allenamento per ragioni personali) e D’Errico di punta. Questo il possibile svolgimento. Domani sarà vietato il fuori tema.      

L’elenco dei convocati:
– Anderson
– Arati
– Botturi
– Candido
– Cannataro
– Cannoni
– Casantini
– D’Errico
– Gerolino
– Giorno
– Lamorte
– Melillo
– Moscati
– Perilli
– Romeo
– Ryustemov
– Serafini
– Taino
– Terrani
– Zaro
PROGRAMMA 18a GIORNATA E CLASSIFICA

Giovanni Castiglioni