La stagione si è conclusa da poco più di due settimane, ma in casa Caronnese ancora si parla dell’anno incredibile e pieno di emozioni che la squadra varesotta ha vissuto. Non era mai accaduto infatti che la compagine rossoblu raggiungesse lo storico traguardo dei playoff in Serie D; e poco importa che il sogno si sia infranto dopo appena una partita. Quest’anno è stata fatta la storia e sono state poste le basi per il futuro.
“A dir la verità -precisa Walter Vago, Direttore Sportivo della Caronnese– l’ottima stagione di quest’anno è solo il frutto del lavoro di progettazione che abbiamo cominciato a fare anni fa. A conti fatti direi che non poteva andare meglio, soprattutto se relazioniamo i risultati ottenuti con gli investimenti fatti; oltre ai playoff con la Prima Squadra, che gli anni passati avevamo sempre e solo sfiorato, abbiamo anche vinto i campionati giovanili con Juniores ed Allievi 98. Per questo motivo non ci resta che incorniciare questa splendida annata e ripartire con fiducia e rinnovato entusiasmo per il futuro”.

Walter Vago

Quando avete cominciato a capire che quest’anno sarebbe stato “diverso” dal solito?
“Onestamente fin da subito. Già dai primi allenamenti avevamo notato che si stava creando un’alchimia particolare tra i giocatori che infondeva un qualcosa di positivo. C’era la sensazione, che poi si è rivelata giusta, che tutti, indistintamente, navigassero verso la stessa direzione, dall’allenatore ai ragazzi. Abbiamo avuto dei momenti duri, è vero, ma sapevamo di avere tra le mani un ‘prodotto’ che ci avrebbe regalato veramente tante soddisfazioni. E così, difatti, è stato”.

Quanto brucia il beffardo 4 a 4 contro il Borgosesia che ha infranto il sogno di continuare i playoff?
“Sono fermamente convinto che la squadra debba fare un grosso ‘Mea Culpa’, perché quando al 60′ vinci una partita per 3 a 0 non ti puoi permettere di fartela scappare. Dall’altra però, che poi è quello che ho detto anche ai ragazzi, vi sono numerose valutazioni che entrano in gioco; ad esempio che siamo una squadra giovanissima e che, naturalmente, non può avere quel grado di esperienza e malizia che occasioni come queste richiedono. La partita contro il Borgosesia per cui non deve dunque essere vista in maniera drammatica; è stata semplicemente la fotografia della nostra stagione. Sono convinto però che quanto accaduto quest’anno ci possa essere d’aiuto già per la prossima stagione”.

A proposito. Cosa ci dobbiamo aspettare dal prossimo anno?
“Ovviamente le regole sui giovani ci costringeranno a fare qualche cambio. La volontà, però, è quella di confermare la base di questo splendido gruppo che quest’anno ci ha dato tantissime soddisfazioni. Soprattutto vogliamo ripartire da giocatori che hanno incarnato appieno lo spirito della squadra come, per citarne solo alcuni, De Spa, Corno, Guidetti o Moretti. Mister Zaffaroni? Dobbiamo ancora parlarne in società ma, per quanto mi riguarda, è superconfermato”.

Marco Gandini