L’estraneità della Pro Patria alla vicenda calcio scommesse (come da comunicato ufficiale di martedì scorso) comincia a vacillare? Presto per dirlo. Sicuramente dal cospicuo materiale a corredo dei decreti di fermo affiorano particolari che poco avrebbero a che fare con le millanterie. Ieri avevamo scritto di un versamento di 100.000 euro che, ad inizio stagione, la moglie di Mauro Ulizio avrebbe effettuato nelle casse societarie tigrotte. Spulciando però le carte dell’inchiesta della DDA di Catanzaro, emerge come la cifra portata in dote dal governo ombra (secondo modalità non meglio specificate) sarebbe decisamente superiore (almeno 5 volte tanto). L’importo verrebbe quantificato telefonicamente dallo stesso Ulizio sr al tecnico (?) Marco Tosi, mentre i contorni del patto scellerato sarebbero contenuti in un altro spaccato di vita familiare in cui sempre Ulizio sr descriverebbe in maniera frammentaria al figlio i contenuti di un colloquio intercorso con il patron Pietro Vavassori:
Mauro Ulizio: “Mi ha detto: ”adesso o tu mi dimostri che mi rimetti… mi rimetti in ordine la squadra e cominciate a vincere e quindi ti esponi e ti prendi le responsabilità. Io metto i soldi… quelli che… che ci sono da mettere fino ad adesso… ti garantisco che se non va bene ti riprendi i tuoi soldi, però ti devi prendere le tue responsabilità perchè io, a sto punto, sto facendo una figura di merda”… perciò io gli ho detto… “no io non voglio espormi perchè sono in una situazione in cui non posso espormi”… e lui mi ha detto… “va bene allora il nostro accordo finisce qui e non ti esponi però io non mi sento neanche di doverti ridare niente perchè sono convinto che io non sono in torto”.
Al di là di ogni ragionevole dubbio sono invece gli stretti rapporti di Ulizio sr con il DS Fabio Tricarico che, nella settimana precedente alla ferale sfida con l’AlbinoLeffe, dimostra in modo inequivocabile tutto il suo ammirevole attaccamento alla causa biancoblu:
Fabio Tricarico: “Mauro… per quello che io ti dico ormai qua la situazione è devastante… quindi se facciamo giocare gente… per dire… che dici tu… o che cosa… già con l’Albinoleffe… viene fuori il putiferio… se non già in settimana… perchè ormai qua la situazione è insostenibile, ma da parte loro e… perchè a me non me ne fotte un cazzo cioè… sai che cazzo me ne frega a me..”.
Che lo stadio sia luogo deputato a linguaggio spiccio e ruvide maniere, l’avrebbe provato sulla sua pelle anche la fidanzata di Ulizio jr che a Bergamo, al termine del match del 25 gennaio con l’AlbinoLeffe, avrebbe rimediato una spinta ed uno schiaffo per aver preso pubblicamente le difese del proprio ganzo accusato di scarso rendimento da parte di alcuni tifosi inferociti. La sera stessa Adolfo Gerolino (ex difensore tigrotto attualmente a disposizione dell’autorità penitenziaria) chiamava Ulizio sr per segnalare l’accaduto dicendo di non sapere chi fosse l’autore dell’oltraggio ma augurandosi di scoprirlo perchè lo stesso meritava “una bella mazzata”. Argomento con cui il nostro (evidentemente) aveva una certa familiarità.
Giovanni Castiglioni