I Cavalieri del Tavolo Cubico. Ecco, si comportano esattamente come gli assassini della canzone della PFM, sempre a caccia di qualcosa, in questo caso di qualcuno. La mente umana è un intricato groviglio di sensazioni, pensieri, intuizioni che si esplicitano con diverse sensibilità. Il popolare e vecchio adagio secondo il quale ogni testa è un piccolo mondo, trova conferma negli ultimi casi di cronaca balzati prepotentemente all’attenzione dei media.
Legioni di individui di ogni ordine e grado si sono scagliati veementi con parole ed opere contro due ragazze di vent’anni, colpevoli NON di avere seviziato un bambino, squartato un amante, intascato tangenti o leso la maestà di qualche papaverone, bensì di aver seguito i propri sogni e desideri, operando in paesi ad alto rischio con progetti umanitari, con tutto l’entusiasmo e l’ingenuità di chi pensa che un sorriso li seppellirà. Ed invece hanno rischiato di non rivedere la luce. Rapite. Da briganti senza arte né parte. Cinque mesi in mano ad esseri senza anima. Un Paese che si crede civile ha il dovere di riportare a casa i propri cittadini, siano essi turisti fai da te, dilettanti allo sbaraglio, soldati in missione, volontari di associazioni non governative.
Ed eccoli i Cavalieri del Tavolo Cubico. Non perdonano. Non tollerano che l’Italia abbia restituito alla vita due ventenni pensanti, determinate, con mille progetti, persino ingenue (è un peccato mortale?). Le avrebbero preferite sottoterra. Loro, i campioni del mondo della solidarietà, gente che, a migliaia, si impegna quotidianamente in attività per gli altri e, dunque, si sente in diritto di giudicare le scelte di vita del prossimo. Siamo proprio in una botte di ferro! Siamo circondati da esperti di riscatti, di economia e geopolitica! Sanno tutto! Io, invece, che non so un accidente, non smetto di stupirmi delle beffe e delle sorprese che ci riserva l’essere umano. Greta e Vanessa vanno seppellite perché non sono in linea con lo stereotipo della teenager di buona famiglia, borghese e benpensante. I Cavalieri del Tavolo Cubico, di gran lunga, preferiscono muoversi a pietà per quadrupedi più o meno vessati o per bipedi principi di un reame di cioccolato. Chi frequenta i salotti dei tronisti, le anticamere delle disgrazie la domenica pomeriggio, locali alla moda ove la prima regola è non rispettarne alcuna, volete che si impietosisca per due ottime ragazze conniventi, a sentire tutti i fenomeni, con i terroristi? Mai!
La pietà la riservano per Fabrizio Corona, in gabbia “per aver fatto qualche fotografia…”, a detta dei pluridecorati all’Università del Neurone. Bene, ecco i capi di imputazione: aggressione a pubblico ufficiale, estorsione e tentata estorsione, estorsione aggravata e trattamento illecito di dati personali, detenzione e spaccio di banconote false, detenzione e ricettazione di una pistola, violazione di domicilio, appropriazione indebita, falso, corruzione, bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale. Quisquilie se confrontate con l’imperdonabile crimine commesso dalle Thelma e Louise nostrane, colpevoli di non allinearsi alla madre di tutte le idiozie “…con tutto il bene che c’è da fare a casa nostra, proprio in quei posti devono andare, se la sono cercata…”. Dunque, la discriminante è andarsela a cercare. Bene. Avviso che da questo momento finirò a calci qualunque pedone che dovesse essere investito al di fuori delle strisce pedonali. Diamine, se l’è cercata. Nessuna pietà. La regola è uniformarsi ai benpensanti da salotto. Ergo, animali sull’orlo di una crisi di nervi, ortaggi geneticamente modificati, coccinelle della Tunguska schiavizzate, pseudo eroi con reati da codice penale, vanno bene. Greta e Vanessa, no. Io amo questo pianeta. Viva tutti.
Marco Caccianiga