Non c’è ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte del Varese, ma il destino del club biancorosso è oramai segnato. La “squadra” di via Manin diretta da Massimo Trainito, dopo le dimissioni di Alì Zeaiter, non riuscirà a presentare il ricorso alla Covisoc per completare l’iscrizione alla Lega Pro. Anche oggi è stata una giornata impegnativa tra i corridoi della sede, ma Trainito non è riuscito a reperire le risorse necessarie per ottemperare alla cifra richiesta: 1 milione e 200mila euro (800mila di emolumenti e stipendi, 400mila di fideiussione). Le trattative avviate non sono andate a buon fine, le garanzie non sono arrivate: così domani Varese saluterà, si spera per poco tempo, il calcio professionistico.

Esisterà una squadra nei dilettanti a rappresentare i colori biancorossi della Città Giardino? Probabilmente sì. Cosa succederà ora? La palla passerà al sindaco Attilio Fontana. La Covisoc si pronuncerà ufficialmente il 17 luglio e dal 18 la nuova potenziale cordata potrà operare a tutti gli effetti. Potrebbe uscire allo scoperto già dopodomani; potrebbe farne parte anche lo stesso Trainito mettendosi a disposizione. La normativa prevede che “In caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Divisione Unica-Lega Pro il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purchè la stessa società adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato. Qualora fosse consentita la partecipazione al Campionato Interregionale o al Campionato Regionale di Eccellenza , la società dovrà versare un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ad euro 300.000,00 e nel secondo caso non inferiore ad euro 100.000,00?.

Tempi tecnici? Non ci sono delle vere e proprie dead-line sui tempi di iscrizione. E’ chiaro che la domanda andrà fatta nel più breve tempo possibile. Tutta la rosa attuale sarebbe persa e la nuova squadra andrebbe completamente ricostruita quindi è plausibile pensare che entro la fine di luglio il tutto dovrebbe essere pronto per consentire di presentare la documentazione e poter partire con la macchina organizzativa.

Quanto ci vorrà? Il contributo da versare per essere ammesso alla Serie D è di 300mila euro a cui andrà aggiunta la quota di iscrizione, circa 50mila euro tra tassa e fideiussione, e i costi della squadra.  Tradotto circa 1milione di euro. Per fare un campionato di Eccellenza, considerato il contributo di 100mila euro e le varie tasse con fidejussione annessa, il budget da investire potrebbe scendere intorno ai 400mila euro.

Chi ‘farà’ il nuovo Varese? E’ questo il vero nocciolo della questione. Il sindaco, che già stamattina ha ricevuto Trainito accompagnato dal direttore generale D’Aniello, ha semore tenuto monitorata la situazione, potrebbe avere già wualche asso nella manica e lui stesso si farà garante nel presentare alla Figc la nuova proprietà.

Le conseguenze? Il Varese perderà tutti i giocatori in suo possesso che da dopodomani saranno svincolati e liberi di accasarsi altrove. L’auspicio è che restino vivi sia la Scuola Calcio che il Settore Giovanile, anche se il Varese probabilmente perderà i pezzi più “pregiati”.

Elisa Cascioli