CECCO: ohilà, Beppe! Allora, prima che te ne chieda conto qualcun altro, lo faccio io…
BEPPE: prego, si accomodi…
CECCO: qualche settimana fa avevi dichiarato che la Openjobmetis non avrebbe vinto una sola partita in trasferta… Come la mettiamo?
BEPPE: premetto che, da tifosone quale sono, mi rallegro di essermi sbagliato. E vorrei sempre sbagliare quando prevedo qualcosa di negativo sul conto dellla squadra che da tanti anni mi rallegra e mi fa gioire.
CECCO: e ti fa anche soffrire…
BEPPE: no, qui ti sbagli. Forse, anzi certamente, quando ero ragazzo mi capitava di soffrire per le sconfitte; ma poi, trascorsa l’età della irragionevolezza, ho capito che era necessario razionalizzare. Dunque, da allora sono in grado di prendere solo il buono, cioè di gioire per le vittorie, senza soffrire per le sconfitte. Posso capire che soffra chi è direttamente interessato, chi fa il professionista e vede dunque in gioco anche i propri interessi, addirittura la propria vita (nel senso del tenore di vita, non vedo un pericolo di morte…); ma che un tifoso di mezza età debba stare male perché la squadra del cuore ha perso, proprio no, io non lo capisco e dunque non lo ammetto.
CECCO: sono d’accordo ma converrai che c’è ancora chi torna a casa dallo stadio e, rabbioso per la sconfitta della propria squadra, picchia moglie e figli…
BEPPE: spero si tratti di qualche caso isolato… E spero anche che si tratti di casi curabili.
CECCO: torniamo a bomba alla vittoria di Capo d’Orlando…
BEPPE: perfetto. Ukic dominatore e questo ti dà già la misura di quanto valesse la Openjobmetis senza il croato.
CECCO: ci sarebbe stato Wayns…
BEPPE: spero che tu sia d’accordo sul fatto che Ukic vale quattro Wayns. Forse anche cinque…
CECCO: sono d’accordo.
BEPPE: bene. La Openjobmetis ha giocato bene, per quanto possa giocare bene questa squadra, reggendosi appunto sulle spalle forti di Ukic. Ma per il resto… Bene Faye, che il suo lo fa sempre, bene Cavaliero, che ci mette sempre il cuore, però siamo qui a rallegrarci perchè Thompson ha segnato due canestri (ma va’!), uno dei quali da tre punti… E ti vorrei ricordare che, nell’ultimo minuto e mezzo, prima Nicevic e poi Ilievski, o come diavolo si chiama, hanno sbagliato da sotto due canestri praticamente fatti, altrimenti adesso saremmo qui a parlare di una beffa clamorosa, perchè Varese si sarebbe fatta superare dopo avere guidato nel punteggio per tutti i quaranta minuti.
CECCO: va beh, ma alla fine i due punti sono arrivati…
BEPPE: certo, ed è quello che conta. Anche perchè, salvo sorprese in questo caso graditissime, il traguardo stagionale sarà la salvezza e allora anche i due punticini sono da considerare benedetti.
CECCO: Beppe, che mi dici del lodo perso dalla Pallacanestro Varese contro Attilio Caja?
BEPPE: premesso che so ciò che è stato scritto, mi meraviglia che il presidente Coppa abbia voluto procedere quando il contratto siglato con Caja era chiaro e prevedeva il pagamento sino a una certa scadenza, giugno o luglio, ora non ricordo. Insomma, l’ultimo mese di stipendio era dovuto, non vedo come la società avrebbe potuto scansare l’impegno preso…
CECCO: noto che anche il basket si è adeguato al calcio e fa rispettare le regole: sino a quando non si provvede al pagamento del dovuto è impossibile fare mercato…
BEPPE: direi che è anche meglio che nel calcio. Ho saputo infatti, dopo il fallimento del Varese 1910 (non ancora certificato ma nei fatti), che alla fine i giocatori non pagati negli ultimi mesi non riceveranno che il 30-40 per cento delle loro spettanze e dopo non so quanti anni.
CECCO: ma non esiste un fondo di garanzia?
BEPPE: così mi pare. Tra l’altro un fondo finanziato da società “non fallibili” come Juventus, Inter, Milan, Roma e via dicendo dovrebbe garantire fondi a gogò per chi, suo malgrado, è messo male, di norma giocatori di società di serie inferiori e dunque con guadagni di gran lunga minori rispetto ai campioni della serie A. Ma siamo in Italia…
CECCO: ho visto che la Cimberio di basket in carrozzina è incespicata all’esordio casalingo nella sua nuova palestra…
BEPPE: un peccato, vincere non solo aiuta a vincere ma crea anche maggiore seguito di tifosi. Nulla di irrimediabile, spero…
CECCO: il Varese invece continua a vincere…
BEPPE: il Varese fa notizia solo se perde, ormai è chiaro. Ma per noi lo era sin da prima che cominciasse il campionato. Ti avevo detto che vincerà con 8-10 punti di vantaggio sulla seconda classificata? Piuttosto, se fossi nei giocatori, starei un po’ in campana…
CECCO: in che senso?
BEPPE: nel senso opposto rispetto a ciò che spesso accade nei campionati dilettantistici.
CECCO: che cosa accade spesso nei campionati dilettantistici?
BEPPE: accade che quando una squadra va male, i giocatori non beccano gli ultimi mesi di rimborso spese… E allora, caso esattamente contrario, se i biancorossi arriveranno a primavera con un largo vantaggio e dunque con la vittoria già in tasca, potrebbe esserci il rischio che ugualmente, per la ragione opposta, non becchino più i rimborsi spese…
CECCO: dovrebbe esserci una dirigenza banditesca per fare qualcosa del genere…
BEPPE: infatti la mia era solo una battuta. Ma, anche per rendere il campionato un po’ meno scontato, io non chiuderei i conti con troppo anticipo…
CECCO: intanto il pubblico continua a essere numerosissimo: anche domenica c’erano duemila persone al “Franco Ossola”…
BEPPE: ti dirò che la cosa sorprende un po’ anche me, che pure qualche settimana fa ti avevo spiegato perchè, a mio avviso, la cosa non doveva stupire più di tanto. E’ vero che il bel tempo aiuta la frequentazione dello stadio, però duemila persone in Eccellenza sono pur sempre duemila persone…
CECCO: avrei un’ultima cosa…
BEPPE: alt, siamo fuori tempo massimo! Ma tra qualche giorno saremo di nuovo qui, cerca di ricordare ciò che mi volevi dire e ne parleremo.
CECCO: bene, alla prossima, allora!
BEPPE: naturale, alla prossima!
Home Rubriche 25 anni dallo Scudetto della Stella Sbagliavo, la OJM sa vincere fuori casa. Il vecchio Varese non paga